Credits: Pirelli F1 press area
La stagione 2020 sembrava essere il canto del cigno per Sergio Perez. Il talento di Guadalajara allora in forze alla Racing Point aveva concluso l’anno con un quarto posto complessivo vincendo anche la sua prima gara nella Massima Serie nonostante la spada di Damocle del mancato rinnovo di contratto con la scuderia di Silverstone. In soccorso del messicano e dei suoi tifosi è corsa fortunatamente la Red Bull. Perez ha così si è ritrovato a guidare per la prima volta dopo sette anni un propulsore non brandizzato Mercedes. Secondo Perez anche un campione come Verstappen avrebbe avuto come lui bisogno di tempo per “digerire” il cambiamento con un nuovo team.
“Come pilota certe volte alcuni aspetti vengono sottostimati – ha dichiarato Perez al sito The Race – anche se ci sei ancora dentro a tutti gli effetti. Guidare una PU completamente diversa è una sfida tutta nuova, come lo è guidare una monoposto con una filosofia tutta diversa in termini di rake. Ogni cosa va approcciata in maniera diversa e si è costretti ad imparare anche nuove tecniche di guida”. Checo ha avuto bisogno di molto chilometraggio prima di abituarsi alla nuova vettura, eppure secondo lui questo è un passaggio fisiologico. “Credo succederebbe lo stesso a Max alle prese ad esempio con una Mercedes. Anche se i tempi sono comparabili, guadagnano secondi in modi diversi”.
Una volta terminato il processo di acclimatazione però Sergio ha iniziato ad ottenere risultati sempre più convincenti. Qualifiche a parte, in gara ha sempre dimostrato le proprie abilità tanto da meritarsi la riconferma con la scuderia di Milton Keynes. “E’ stato un processo lento – ha proseguito – ho dovuto imparare un sacco di cose nuove praticamente senza test iniziali. Nonostante tutto credo sia stata una prima stagione promettente. Ovviamente le aspettative per il prossimo anno sono più alte e continuerò sicuramente a spingere. Abbiamo avuto giorni positivi così come giorni negativi, ma diventiamo sempre più forti”.