Credits: Alpine Press Area
Mentre Ocon è entusiasta della sua squadra, che è impegnata con lui fino alla fine del 2024, è consapevole che quelli fuori dalla squadra a volte non riescono a riconoscere il lavoro che sta facendo. Esteban Ocon ritiene che dopo essersi dimostrato così forte contro Alonso, che include la sua prima vittoria in Ungheria lo scorso anno, solo Lewis Hamilton abbia fatto meglio di lui come compagno di squadra dello spagnolo.
Parlando a Motorsport.com della sua reputazione all’interno del paddock, Ocon ha dichiarato: “Non leggo tutto quello che si dice su di me, ma spero che quando faccio qualcosa di buono, venga segnalato come tale e che altri possano farsi un’idea. C’è chi mi dice ‘Ah, non mi ero accorto della tua qualifica a Spa’, oppure ‘Dimenticavo che hai vinto l’anno scorso’. Ammetto che lo trovo molto fastidioso”. Attualmente, Ocon ha ben 66 punti contro i 59 di Alonso.
“Se guardo alla carriera di Fernando, l’unico compagno di squadra al suo livello è stato Lewis. Tutti gli altri non hanno fatto meglio di me. Personalmente sento che sto facendo un buon lavoro, sì. Quindi è un po’ strano a volte vedere che all’esterno ci sono quelli che percepiscono la realtà in modo leggermente diverso”.
Ocon dice che ora sorride quando ricorda il numero di volte in cui gli è stato detto che la sua carriera in F1 sarebbe finita andando contro Alonso, il che lo rende particolarmente orgoglioso di esserne uscito vincitore.
Alla domanda sulle previsioni del giorno del giudizio, Ocon ha detto: “Sì, l’ho sentito nominare spesso anch’io, ma sono ancora qui, giusto? È un bel confronto da dove siamo partiti l’anno scorso, sia in qualifica che in gara. Fernando è molto, molto veloce. Non credo che abbia niente da dimostrare a nessuno. A chi chiede se ho imparato da Fernando, rispondo ‘certamente’. Ma spero che anche lui possa aver imparato qualcosa da me“.
Sebbene Ocon sia contento della sua progressione di carriera in F1, ed entusiasta dei prossimi due anni all’Alpine, sa che non può permettersi di sedersi e credere che il suo posto in griglia sia assicurato.
Cita l’esempio di Daniel Ricciardo, che potrebbe affrontare un anno in panchina nel 2023 sulla scia di due stagioni difficili alla McLaren: “Capisco che non c’è nulla di garantito in Formula 1“. “Anche se hai vinto una gara, anche se hai resistito a un doppio campione del mondo come Fernando, non sei sicuro di avere un futuro garantito. Abbiamo l’esempio di Daniel. Due anni fa era nel gruppo dei primi piloti e oggi non ha la garanzia di un posto per la prossima stagione. Devi essere sempre al top e assicurarti di non mollare mai”.