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Il ragazzo felice e sorridente che ha compiuto 20 anni a novembre, poco prima del Gran Premio del Brasile, ha portato una ventata d’aria fresca quando è arrivato nel Paddock a marzo. Si è qualificato davanti il suo esperto compagno di squadra Carlos Sainz, con un 11-10 nel corso della sua stagione da debuttante, anche se per quanto riguarda i risultati delle gare lo spagnolo l’ha battuto. Ora che ha un intero anno di esperienza nei circuiti della Formula 1, Lando Norris intende fare molto meglio nella sua seconda stagione.
“In un certo senso penso di essere stato quasi troppo rilassato e mi sono divertito troppo. Forse a volte ho scherzato un po’ troppo e non mi sono concentrato quanto avrei dovuto” ha dichiarato alla rivista Autosport. Il giovane britannico ha ammesso che a suo avviso non è riuscito a lavorare bene per perfezionare tutte le aree della sua guida, cosa che avrebbe dovuto fare specialmente nei giorni di gara, perciò ha affermato: “E’ stato bello e sono stato in grado di divertirmi nella mia prima stagione. Ma penso di aver iniziato dando il tutto un po’ per scontato”.
Nonostante tutti i sorrisi e le battute, Lando Norris è stato spesso particolarmente duro con se stesso quando ha commesso piccoli errori nelle qualifiche o perso posizioni durante la gara, a causa di un’inevitabile mancanza di esperienza. Trovare l’equilibrio tra una seria competitività mantenendo vivo il suo amore per lo sport, sarà una delle maggiori sfide che l’attendono nella sua seconda stagione nel Circus. “Dovrò fare un compromesso, perché a volte vorrei solo divertirmi. Ma essere circondato da troppe cose e persone serie, mi ha aiutato anche nella mia capacità di lavorare su varie cose e di migliorare come pilota“.
I fan l’hanno decretato come Rookie of the Year e lui ha attribuito un’ottima collaborazione con Sainz, come uno dei motivi principali del suo successo, perciò a Motorsport.com ha dichiarato: “Carlos è stato un buon mentore per me, sempre pronto ad aiutarmi, infatti ho imparato molto da lui. Ci sono molte cose che mi hanno aiutato a fare meglio, anzi che in alcuni casi mi hanno aiutato persino a batterlo. Ho cercato di aiutarlo anch’io, seppur lui fosse già bravo. Tutto ciò ha rafforzato il nostro rapporto e reso semplice la stagione”.