Nico Rosberg: «Non so se saprei reggere nella situazione che vive Alonso»

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Cosa farebbe Nico Rosberg se improvvisamente lasciasse un team vincente come la Mercedes per accasarsi in uno che, al momento, non gli potrebbe permette di vincere le gare? Dopo aver trascorso praticamente due anni sulla cresta dell’onda con la scuderia tedesca, il figlio d’arte ha ammesso che sarebbe una situazione estremamente dura da affrontare nel caso gli si palesasse quello che sta vivendo Fernando Alonso con la McLaren.

Nonostante ora Rosberg disponga di una monoposto che gli permette di vincere nettamente i Gran Premi, tantè che l’anno scorso ha chiuso la stagione col titolo di vice-campione del Mondo, prima di arrivare a dimostrare a tutti le sue qualità, Nico è un pilota che ha sofferto. Dopo aver fatto il suo debutto in Formula 1, in Williams, con l’etichetta di promessa, la fortuna non gli ha sorriso ne alla corte di Sir Frank, e neppure durante i primi anni in Mercedes con Ross Brawn: «Ho sempre saputo che il mio tempo sarebbe arrivato. Non ho mai avuto a mia disposizione una vettura che mi permettesse di vincere le gare ma, se per qualche malaugurato episodio dovessi tornare indietro, un po’ come è accaduto ad Alonso in McLaren, non sono sicuro di riuscire a superare la situazione perché è troppo bello vincere», ha commentato il pilota della Mercedes ai colleghi del Allgemeine Zeitung.

Il 30enne non è particolarmente frustrato a causa del vantaggio in classifica di Hamilton, preferendo sottolineare il progresso tecnico e sportivo che ha mostrato di poter raggiungere la Mercedes in questi cinque anni, da Ross Brawn fino a Toto Wolff: «Anche se non lo dicono, sono sicuri che tutti rispettano il nostro operato. Io e Michael Schumacher abbiamo vissuto un momento davvero complesso all’inizio del progetto Mercedes ma poi abbiamo iniziato a raccoglierne i frutti vincendo gare e dominando le ultime due stagioni – ha continuato – Durante i nostri primi tre anni abbiamo sofferto molto e posso dirlo perché ho condiviso coi ragazzi della Mercedes tutto, fin dai primi giorni. È un piacere vedere dove siamo arrivati».