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Il Gran Premio dell’Ungheria ha visto infrangersi un record che durava da trentacinque anni. La Red Bull, ottenendo l’undicesima vittoria di fila, ha superato il record precedentemente conquistato dalla McLaren nel lontano 1988. La coppia composta da Perez e Verstappen ha vinto tutte le gare dal GP di Abu Dhabi fino al fine settimana ungherese. Adrian Newey, direttore tecnico di Red Bull, avverte però che questo dominio non deve far calare l’attenzione sulla stagione. Il leggendario ingegnere, in pista ormai da quarantadue anni, sa che questo dominio possa far adagiare sugli allori il team.
Intervistato da F1Nation, l’inglese, dichiara che: “Quando vivi una stagione del genere, non pensi più solo al presente, ma inizi a guardare verso il futuro. Il mondiale non è ancora finito, e abbiamo ancora molta strada da fare. Ricordo molto chiaramente che nel 1999, dopo la gara di Silverstone, quando Schumacher si ruppe la gamba, ci siamo rilassati troppo e, nonostante Hakkinen sia riuscito a vincere il titolo, abbiamo perso il mondiale costruttori. Quella situazione mi ha fatto capire che, nonostante il bel momento, devi continuare a spingere e stare in guardia“.
La RB19 si sta posizionando con forza tra le monoposto più dominanti della storia, grazie anche all’ottimo lavoro dello stesso Newey. La McLaren, con la MP4/4, ha dominato la stagione 1988, vincendo tutte le gare ad eccezione di una. Red Bull ora punta a ritoccare la storia andando a vincere tutte le gare di questa stagione. Il mondiale si sta sviluppando in modo tale da rendere questo obiettivo non impossibile, ma come detto dal mago dell’aerodinamica, non si dovrà mai fermare e sarà importante continuare a stare in guardia. La costanza e la determinazione saranno fondamentali per raggiungere il traguardo.