Montoya a gamba tesa: «La Ferrari è nulla senza Schumacher»
Sono sempre stati grandi rivali, impossibile essere amici. Juan Pablo Montoya è stato l’anello mancante della Formula 1 negli anni di dominio della Ferrari e di Schumacher. Il colombiano è stato l’avversario del tedesco, dopo l’era Hakkinen, ma prima di quella Alonso. E ora che è lontano dalla Circus, ormai dal 2006, Montoya ha iniziato a levarsi qualche sassolino dalle scarpe in direzione Ferrari. Il colombiano, intervistato dall’agenzia tedesca DPA, ha dichiarato come all’interno del team di Maranello non era la vettura a fare la differenza, ma il pilota, ossia Michael Schumacher, senza il quale il Cavallino Rampante sembra aver perso la bussola che punta alla vittoria.
«Ciò che manca alla Ferrari è Schumacher. Da quando se ne è andato non sono riusciti a ripetersi con le stesse prestazioni. Anche quanto tornò in Mercedes, Michael dimostrò il suo valore. Non si è mai dimenticato come si guida visto che una monoposto rimane sempre una monoposto, se è stato un flop il progetto, la colpa non è da imputarsi a lui – ha continuato – Non eravamo amici, ma semplici avversari. La Formula 1 è un modo molto chiuso, come uomo Williams o McLaren non potevo certo sedermi a ridere e scherzare con uno Ferrari».
Montoya, che tornerà a correre in IndyCar quest’anno, ha ammesso di non aver più guardato i Gran Premi di Formula 1 dal suo ritiro, forse appena un paio di gare, eppure i giudizi sulle nuove leve, sembrano proprio da grande osservatore: «Oggi si tende a voler promuovere gente troppo giovane che forse non ha la dovuta esperienza per accedere al top del motorsport. Io sono arrivato nel Circus senza soldi e ciò nonostante ho avuto la chance di correre per due team di primo piano».