Credits: Pirelli Press Area
La Mercedes ha individuato fin da subito uno dei problemi principali della W13: il peso eccessivo. Nei primi due Gran Premi della stagione, per alleggerire la monoposto di Hamilton è stata presa la decisione di farlo gareggiare senza sensori aggiuntivi. Gli ingegneri del team di Brackley, tuttavia, si sono accorti che fare a meno dei dati rilevati da quegli strumenti rappresentava un importante handicap. Così, in Australia, il britannico ha corso con tutti i sensori al loro posto.
Ad Albert Park, durante il debrief dei team, James Vowles è stato interpellato sulla questione: i sensori montati sulla Mercedes di Hamilton hanno permesso la raccolta di dati utili? “La risposta è sì“, ha spiegato il capo stratega della squadra. “Abbiamo sempre bisogno di ampliare le nostre conoscenze, e la nostra organizzazione è basata sui dati. Non abbiamo vissuto una situazione semplice: togliere i sensori dalla vettura perché è troppo pesante ci ha privato di informazioni importanti. Dopo le prime due gare, ci siamo resi conto che questo approccio aveva lasciato troppe domande senza risposta“.
“In un campionato meno anomalo, la rimozione dei sensori dalla monoposto non sarebbe neanche presa in considerazione“, ha proseguito Vowles. “Sarebbe regolarmente montato tutto ciò di cui c’è bisogno, per garantire la miglior comprensione possibile. Ma naturalmente questo è un anno anomalo, e la nostra vettura pesa troppo”.
“Che differenze abbiamo riscontrato fra le due monoposto? I pezzi che compongono le vetture di Lewis e George sono migliaia”, ha spiegato il direttore strategico della Mercedes. “Tutti questi elementi non hanno esattamente lo stesso peso: qua e là, si riscontrano differenze di pochi grammi. Il peso effettivo delle macchine riportato dai dati ufficiali della FIA in Australia era molto simile, c’era uno scarto di alcuni grammi. Lewis ha svolto un ottimo lavoro nel guidare con i sensori aggiuntivi. Alla fine, montando quegli strumenti abbiamo riscontrato un aumento di peso di pochi grammi che ci ha condizionato davvero poco: era a questo che puntavamo”, ha concluso Vowles.