Credits: Lando Norris Official facebook
Lando Norris è certamente uno dei piloti più amati e popolari della Formula 1. Questa simpatia dei fan nei confronti del pilota britannico è dovuta alla sua autenticità e al suo essere sempre positivo in un mondo, quello della Formula 1, in cui i piloti faticano ad aprirsi. E proprio questa tematica che Norris, da quando è approdato nel Circus, sta cercando di affrontare. Il pilota inglese, insieme alla McLaren, ha avviato un campagna di sensibilizzazione per la salute mentale nel mondo del motorsport.
Attraverso una raccolta fondi ha contribuito a promuovere la questione delle condizioni psichiche dei piloti. Il britannico ha lavorato duramente su se stesso per sconfiggere quelle insicurezze e quelle paure che troppo spesso i piloti cercano di nascondere per non mostrare al mondo i loro punti deboli. Zack Brown, team principal della McLaren, elogia il lavoro svolto da Norris per superare il tabù della salute mentale in Formula 1: “Penso che sia fantastico”.
L’ex pilota americano esalta l’autenticità di Norris: “Qualcuno mi chiedeva se sia così anche nella vita reale. Penso che sia uno dei motivi per cui sia stato così popolare. Tutto quello che gli vedi fare, quello è lui. E’ genuino, è autentico. E’ fantastico avere qualcuno che metta in luce questioni così spinose, ed è fatto in modo molto autentico”- ha continuato Brown.
“Penso che Lando sia stato una boccata d’aria fresca per lo sport, ed è piacevole da guardare. In realtà è una persona abbastanza timida, ma questo non emerge dai suoi social media. E’ solo molto autentico. Penso che sia molto a suo agio nel nostro ambiente. Siamo molto orgogliosi che sia così a suo agio nel portare avanti la questione in modo così positivo”- ha detto per finire Brown per Autosport.
Norris ha confessato ad Autosport di come nel suo secondo anno in Formula 1 sia stato più facile per lui trovare la fiducia in se stesso, ma allo stesso tempo sottolinea il modo in cui sono cambiate su di sè le aspettative. Il britannico afferma che sia più facile per un rookie commettere degli errori, perchè al tuo primo anno te lo perdonano, errori che non ci si aspettano più di vedere nell’anno successivo.
“Dal punto di vista della fiducia, è stato molto più facile e sono stato un grado di arrivare molto più preparato alle gare. Ma ci sono ancora molte cose che sono ancora molto difficili, perchè la prospettiva delle cose è cambiata. Quando sei al primo anno, la gente ti vede come un novellino, quindi quando commetti degli errori, non è la fine del mondo, perchè lo migliorerai il prossimo anno”.
“Quando sei al tuo secondo anno, non si aspettano più di vedere questi errori, o molto di meno di quelli che hai commesso. Hai questo tipo di pressione diversa. Sono riuscito comunque a migliorare in certi aspetti, come nel ritmo di gara, ma ci sono ancora molte cose difficili”- ha detto in conclusione Norris.