Formula 1 | Max Gazzè a Imola: “Minardi ancora parte della storia. Ferrari favorita”

© Minardi Press Area

La novità dell’Historic Minardi Day è stata sicuramente la presenza di Max Gazzè, appassionato di motori nonché amico del patron del team faentino. Il cantautore romano si è unito al revival offrendo la propria voce in un concerto live la sera del sabato e presenziando in entrambe le giornate all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per la gioia dei fan.

Gazzè ha avuto l’opportunità di guidare una monoposto di Formula 1, esperienza che lo ha legato indissolubilmente al team Minardi e alla classe regina del motorsport, che segue con attenzione ogni week-end.Ho assistito alla prima prova di Fernando Alonso sulla Minardi, squadra che ha una grande storia. -ha raccontato il cantante ai colleghi di Omnisport- E’ un team che ha dovuto arrendersi alle necessità delle grandi aziende, ma è tuttora parte della storia della Formula 1.” 

Sono trascorsi infatti 12 anni dall’addio di Minardi alla F1, ma nonostante ciò il nome esercita ancora una forte influenza soprattutto sullo scenario nazionale. E’ passato molto tempo anche dall’ultima stagione in cui la Ferrari aveva iniziato con il piede giusto, e Max Gazzè si dichiara fiducioso alla luce di ciò che la squadra maranellese ha dimostrato e potrà conseguire con gli sviluppi venturi.

“Per la prima volta dopo tanti anni credo che la Ferrari abbia un grandissimo margine di sviluppo superiore alla Mercedes. Credo che si adatterà bene sia a SPA che a Montecarlo quindi a circuiti veloci e a circuiti lenti.” 

La Ferrari 2017 è quindi versatile e compatibile con qualsiasi tipologia di tracciato, ma non è solo questione di macchina. Gazzè non ha dubbi: Sebastian Vettel non si muoverà dalla Ferrari e la stagione passata non ha fatto vacillare l’impegno del pilota tedesco: “Vettel sarebbe rimasto anche se la Ferrari non fosse stata vincente, perché è un team straordinario come ha sempre dimostrato nella storia.

Per il titolo è ancora presto, ma tutto sembra promettere bene. “Come dice Maurizio Arrivabene, testa bassa e si lavora sodo.” ha concluso, reinterpretando lo slogan “Piedi per terra e testa bassa” del team principal bresciano.