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Sabato 31 agosto 2024
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Domenica 01 settembre 2024
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Interviste

Matteo Bobbi a F1world: “Ferrari quest’anno si è dimostrata…”

Abbiamo avuto il piacere di incontrare Matteo Bobbi e scambiare quattro chiacchiere con lui su tutto ciò che riguarda l’attuale Formula 1, e non solo. In questa seconda parte di intervista abbiamo stuzzicato Matteo su questioni inerenti a Ferrari. Cosa ne pensa l’ex pilota del team di Maranello?

Nella prima parte abbiamo affrontato con Matteo un discorso molto generale sulla F1 per poi addentrarci in temi delicati come budget cap e FIA. Continuiamo la nostra bellissima chiacchierata all’insegna della Ferrari e delle sue (in)competenze mostrate nell’arco di questa stagione.

Cosa ne pensi della gestione strategica Ferrari durante quest’anno?

Beh, è chiaro che sono stati commessi degli errori. Per vincere un campionato, è necessaria la perfezione da parte di tutti, pilota, tecnici, meccanici, ingegneri, strateghi… Il complesso Ferrari, quest’anno, a mio avviso, non era pronto per lottare per il titolo. E’ sbagliato puntare il dito solo contro il muretto box. La Ferrari, ad oggi, come team, non si è dimostrata essere all’altezza di lottare per il titolo. Red Bull, da canto suo, ha fatto tutto bene, e si è meritata i risultati“.

Questa situazione di Ferrari, può essere dettata dal fatto che non si aspettavano di avere una vettura fin da subito così forte e pronta per giocarsi il titolo?

“Non credo, il punto è che la perfezione richiede tempo, lavoro e sacrifici. Chiaro che lottare per il primo posto con Red Bull non può essere la stessa cosa che lottare per il quarto con altri team. Ciò che funzionava lo scorso anno, quando si trovava a metà classifica, non si è dimostrato sufficiente per battersi ad alti livelli. Concordo con Binotto quando dice che non sono necessarie rivoluzioni all’interno del team, ma dei giusti e mirati innesti, per migliorare lì dove si è continuato a sbagliare. Serve un processo migliorativo, senza essere drastici, perché non è tutto da buttare, assolutamente. C’è da migliorare, quello si”.

Il grande vantaggio di Max, questa stagione può essere in parte giustificato dall’assenza di vera pressione che ha avuto in determinati circuiti quest’anno. Credo che se anche lui venisse messo sotto pressione ad ogni Gran Premio in modo costante, possa essere condotto ad errori, per quanto forte sia.

Assolutamente d’accordo. Sbagliano tutti, basti vedere Red Bull alle scorse qualifiche (a Singapore). Errore eclatante. Pensate se un simile sbaglio fosse successo alla Ferrari. Sarebbe stata rasa al suolo dalla stampa e dall’opinione generale. Qualcuno avrebbe potuto persino perdere la testa. Sbagliano tutti, ed essere lì a mettere pressione sicuramente vuol indicare un processo migliorativo, alla quale Ferrari deve andare incontro“.

Non trovo nemmeno molto furba la decisione di Ferrari, allo scorso GP, di “spoilerare” a Leclerc che Perez avrebbe potuto avere una penalità di 5 secondi. Si sono un po’ tirati la zappa sui piedi, fornendo alla FIA quasi un assist, anziché mettere pressione sulla decisione da prendere.

Vero, a livello psicologico e strategico la miglior casa sarebbe stata non dire ciò, ma anzi aprirsi mettendo pressione agli organi decisionali per una decisione tempestiva e giusta. Cercando di mettere, diciamo così, caos all’interno della mente dei commissari, un po’ come vedevamo fare nelle passate stagioni da Mercedes, magari. Chiaro che poi la colpa della situazione non può che essere addossata alla FIA. Un po’ come abbiamo detto all’inizio, è importante che vi sia chiarezza e velocità nella presa di determinate decisioni. Questo tipo di situazione poteva e doveva essere gestita meglio dalla FIA, non era certo necessario tutto questo tempo“.

Ultima domanda Matteo, potresti spiegare ai nostri lettori e ascoltatori le grosse differenze tra la vecchia e la nuova generazione di vetture F1? Cosa cambia da una F1 2021 ad una F1 2022?

Il cambiamento è stato drastico. Ciò che più di tutto è cambiato è il concept della macchina: quest’anno abbiamo vetture ad effetto suolo, cosa vuol dire? In parole semplici hanno depotenziato quello che era l’effetto delle ali delle precedenti vetture – infatti le monoposto 2021 e precedenti sfruttavano soprattutto l’ala anteriore, l’ala posteriore ed il fondo per aumentare il carico aerodinamico ed implementare così le prestazioni. Perchè questo? Il carico creato dalle ali comportava un’importante creazione di turbolenze, che influivano poi molto sull’aerodinamica delle vetture che seguivano, impedendogli così di rimanere a lungo attaccate al retrotreno.”

“Con l’obiettivo, dunque, di incrementare lo spettacolo in pista e rendere più semplice seguire una monoposto per tentare il sorpasso, hanno appunto depotenziato l’effetto delle ali – che generano comunque punti di carico, anche se molto meno rispetto al passato – e adesso la maggior parte del carico arriva dal fondo, che è un carico, diciamo così, molto più pulito, che non crea sporcizia aerodinamica e turbolenze. Almeno non quanto in precedenza.

In questa stagione, infatti, abbiamo visto molte più gare a trenino, con vetture che si inseguono da molto più vicino, cosa che prima non era possibile proprio per una questione di aerodinamica, surriscaldamento delle gomme e molto altro. Hanno cambiato radicalmente quella che è la costruzione della performance di una macchina. Hanno poi standardizzato molte parti, il che ha incrementato il peso totale delle monoposto. Dovendo usare un termine, hanno semplificato l’aspetto aerodinamico, senza però rinunciare allo spettacolo in pista, anzi”.

Vero, ho avuto il piacere di vedere anche questa generazione di monoposto dal vivo ed è stato impressionante. Così grosse, piantate a terra, veloci. Oltre che molto più semplici, senza tutti quei flap alle ali che vedevamo prima. 

Esattamente, sono proprio quei flap che dici te che sono stati rimossi e semplificati, essendo quelli che creavano downforce e carico aerodinamico“.

Bene Matteo, ultime due cose al volo. Chi vince il GP del Giappone?

Max Verstappen.


Il mondiale, secondo te, si chiude in Giappone?

Non ricordo esattamente cosa deve fare Max per chiuderlo già a Suzuka, ma ti dico di si. Max si laurea campione del mondo in Giappone“.

Matteo, grazie mille per la tua disponibilità e le tue spiegazioni, sei stato molto esaustivo e molto gentile. E’ stato un piacere averti con noi, alla prossima!


Ricordiamo a tutti i nostri lettori che il video integrale dell’intervista a Matteo Bobbi è disponibile – a partire da Giovedì 6 Ottobre, ore 16 – sul nostro canale YouTube F1wolrd.it!

Published by
Gabriele Bonciani