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Dichiarazioni

Masi: “Le dichiarazioni di Verstappen sono state irrilevanti”

L’episodio andato in scena dopo le qualifiche del sabato ha sollevato non poche polemiche, a cui la direzione di gara ha cercato di rispondere nella maniera più esaustiva possibile.

Attraverso le parole di Michael Masi, la direzione di gara ha delineato alcuni dei fattori che hanno inciso sulla lentezza con la quale è stata presa una decisione dopo le qualifiche del Gran Premio del Messico.

A essere protagonista indiscusso del sabato messicano è stato Max Verstappen, autore di una pole position degna di nota. Se non fosse per le condizioni in cui è stata conquistata. Lo stesso pilota olandese, durante la conferenza stampa, ha poi dichiarato di non aver alzato il piede in seguito all’incidente di Valtteri Bottas, di fatto auto proclamandosi colpevole.

Dalle sue parole sembrava ben chiaro come avrebbe dovuto agire la FIA, ma la notizia della penalità di tre posizioni è arrivata dopo un lasco di tempo discutibile, sollevando diversi polveroni.

LE PAROLE DI MASI

Secondo Masi, come riporta Motorsport, la cosa non è stata poi così lampante. Le dichiarazioni del pilota olandese, infatti, non avrebbero avuto alcuna influenza nella decisione presa, mentre sarebbero state altre le informazioni prese in considerazione per penalizzarlo.

Tutte le bandiere tradizionali […] sonno gestite dalla postazione dei commissari. Ognuna di esse ha un pannello sul quale si può attivare il segnale premendo un pulsante. La Safety Car, la bandiera rossa o la Virtual Safety Car sono invece gestite dalla direzione di gara […]. L’incidente di Valtteri ha reciso il cavo del pannello, quindi il commissario avrebbe potuto premerlo anche mille volte, ma non si sarebbe acceso”.

Questo quindi sarebbe stato uno dei motivi del ritardo. Non avendo ben chiare le dinamiche dell’accaduto e le tempistiche, la direzione gara ha avuto delle difficoltà nel decidere se e quale penalità infliggere a Verstappen.

L’ANALISI DELL’ACCADUTO

Oltre a questo, anche un altro fattore ha reso ancora più evidente il ritardo della decisione. Trattandosi di qualcosa accaduto alla fine della sessione di qualifica, il monitor dei tempi ha provveduto a mostrare in tempi brevi il crono della sessione successiva, dedicata alla Porsche Supercup.

Proprio per questo motivo, Masi e i suoi sono stati chiamati a prendere in considerazione altri fattori per gestire la cosa. Primo fra tutti il cronometraggio, che inizialmente aveva suggerito ai commissari un rallentamento da parte dell’olandese.

Abbiamo guardato le immagini, i mini settori, i dati per ricostruire l’intero puzzle. Non ci siamo fermati a un’informazione parziale. Potete pensare quello che volete, ma quello che lui ha detto in conferenza è stato irrilevante, perché noi avevamo già iniziato a lavorare”.

Ma non è finita qui. Come se il caso Verstappen non fosse abbastanza, in quello stesso momento i commissari erano impegnati a gestire una segnalazione arrivata nei confronti di Daniil Kvyat. Il pilota della Toro Rosso sembrava essere stato autore di una unsafe release e proprio nel momento dell’incidente di Bottas erano impegnati a controllare l’episodio.

I commissari erano nel mezzo di un’udienza con la Toro Rosso e la Renault, in merito a un presunto unsafe release, quindi non potevano emettere la convocazione di Verstappen. Dunque, appena conclusa l’udienza, hanno redatto la convocazione. Ho effettivamente riferito loro l’incidente a quel punto, una volta che c’era stata la questione di segnalare”.

Published by
Anna Vialetto