Credits: RedBull ContentPool
In vista di Jeddah Helmut Marko ha da poco dichiarato che la Red Bull potrebbe comunque dire la sua, senza avere paura del super motore della Mercedes. Non considerando la questione in merito alla flessibilità dell’ala posteriore degli avversari, l’arrivo del quinto motore endotermico sulla W12 di Lewis Hamilton ha spalancato le porte a una domanda specifica. Max Verstappen farà altrettanto? L’austriaco ha risposto anche a questo.
“Honda non ha rivelato alcuna problematica, le nostre power unit sono stabili. L’oscillazione in termini di performance è stimata intorno alla metà dell’uno per cento, e non come in Mercedes dove il deficit era quasi al due per cento”, le parole di Marko (riportate da Motorsport-Total.com) alla domanda di Sky.
Max dovrà quindi terminare la stagione con il motore che aveva fatto il suo esordio in Russia. Né lui, né Red Bull né Honda sembrano preoccupati di questo, neanche davanti alla convinzione di Toto Wolff di poter fare la differenza come in Brasile. D’altronde c’è molto affidamento sia nelle capacità della vettura, che fino a questo momento ha dato del filo da torcere alla W12, che in quelle dello stesso pilota.
Però oltre alla tematica della prestazione pura, si apre al dubbio affidabilità. Non da parte dei protagonisti che di questo non ne hanno mai parlato, bensì dall’altra parte che riflette sul fatto che mai nel 2021 qualcuno aveva fatto così tanti GP montando la stessa unità. Evidentemente non c’è alcun tipo di inquietudine in tal senso, ma il pensiero non può non esserci.
In particolare modo perché in Arabia Saudita e ad Abu Dhabi servirà spingere al massimo (e forse qualcosina di più) per conquistare il titolo, al netto ovviamente di malaugurati eventuali errori di uno dei due. Ci sarà bisogno quindi anche molta attenzione, ricordando che in gioco c’è anche un mondiale costruttori dove in ballo dovranno contare anche Perez e Bottas.