Credits: Scuderia Ferrari Press Area
Durante una lunga intervista Charles Leclerc ha parlato di vari temi tra cui quello delle tragedie che ha subito nella propria vita, anche a causa dello sport che egli stesso ama. Il pilota monegasco ha parlato del padrino Jules Bianchi, morto nel 2015 a causa dell’incidente accadutogli durante il GP del Giappone nel 2014, dell’amico Anthoine Hubert, morto nella pista di SPA nel 2019, e del padre Hevre, morto prima di una gara di Charles a Baku in Formula 2. Ad Hubert dedicherà la vittoria del GP del Belgio, proprio il giorno dopo della morte dell’amico.
Parlando della gara a Baku nel 2017, il padre mori pochi giorni prima, dice: “Mi sono chiesto cosa avrebbe voluto che mio padre facessi in quel momento”. Continuando: “Sono andato direttamente a Baku e poi sono tornato a fare ciò di cui aveva bisogno la mia famiglia”. Parlando di come riesce a risalire nella monoposto senza avere paura dice: “È molto difficile vedere persone a cui vuoi bene che non ci sono più a causa dello sport che ami di più. Ma non ho mai pensato di fermarmi. Sono stato programmato per fare questo fin da piccolo. Non c’è nient’altro che io possa fare. Sono solo bravo a guidare“.
Parlando della stagione in corso dice: “È una lunga stagione e credo che possiamo vincere il campionato. Questo è ciò che mi fa alzare la mattina. Le gioie arriveranno“. Da queste parole si può capire come Leclerc sia pronto a fare di tutto per ridurre il divario rispetto a Verstappen e alla Red Bull. Alla domanda se Lewis Hamilton possa rivincere il titolo del mondo, Leclerc, risponde: “Penso che se si trovi nella macchina giusta, si, perché è un campione. Ma se fosse tra noi due il campionato sceglierei me”.
Mattia Peddis