Nel 2023 comincerà una nuova fase nella carriera automobilistica di Pierre Gasly. Il pilota francese correrà per l’Alpine al fianco di Esteban Ocon. Nonostante il passaporto transalpino, il 26enne è molto vicino all’Italia. Oltre ad aver abitato a Milano, Pierre, nel 2020, ha vinto a sorpresa con l’Alpha Tauri il suo primo Gran Premio di Formula 1. Proprio sulla pista di Monza. Una curiosità: anche Vettel, nel 2008, riuscì esattamente nella stessa impresa.
Anche se sembra difficile da immaginare, proprio la retrocessione dalla Red Bull all’Alpha Tauri è diventato il punto di svolta nella carriera di Pierre Gasly che, nel giro di pochissimo tempo è cresciuto e si è trasformato nel faro del team di Faenza.
Esattamente come accade a praticamente tutti i piloti di Formula 1, gli appassionati vorrebbero sapere vita, morte e miracoli della vita degli assi del volante. Anche se Pierre Gasly non è uno che ama mettere in piazza la propria vita privata, abbiamo provato a raccogliere le 5 curiosità che non ti aspetti.
Sebbene la famiglia di Pierre Gasly non fosse benestante, possiamo affermare che il francese, già nella pancia della mamma, assaporasse l’amore per il Motorsport. Il nonno Jean ha disputato alcune gare di go-kart mentre la nonna Évelyne è stata campionessa regionale di Normandia sempre negli anni ’60.
Il padre di Pierre, Jean-Jacques, oltre a dilettarsi nel mondo del karting ha avuto anche qualche esperienza nei rally mentre due dei quattro fratelli del 26enne, hanno corso nel karting a livello regionale e nazionale.
Era inevitabile che la passione per le quattro ruote nascesse nel giovane Pierre Gasly che fin dalla più tenera età era solito accompagnare i genitori sui circuiti per vedere correre i suoi fratelli.
Nato il 7 febbraio 1996 a Rouen, Pierre Gasly è il più giovane dei suoi fratelli. Cresciuto in una famiglia, come scritto in precedenza, dove ha potuto assaporare l’amore per il Motorsport dalla più tenera età, Pierre è stato l’unico che è riuscito a trasformare la passione in carriera.
Il suo interesse per il mondo dei motori è stato evidente fin da quando è salito per la prima volta in kart, all’età di sei anni. Gli anni del karting sono stati vissuti con piloti del calibro di Anthoine Hubert, Charles Leclerc ed Esteban Ocon e proprio con quest’ultimo, da questa stagione condividerà anche la scuderia. Ma il talento del giovane francese è stato evidente fin dai suoi esordi, tanto da convincerlo, all’età di 13 anni, di lasciare la casa per proseguire la sua carriera, prima nel mondo del karting e a partire dal 2011 in monoposto.
A differenza di quello che si potrebbe pensare, la famiglia di Pierre Gasly non era benestante e quindi, è proprio il caso di dirlo, il ragazzo si è fatto da solo. Anche se il padre e anche i fratelli hanno corso per una breve parentesi della loro vita in kart, le ambizioni sono state abbandonate e solamente Pierre ha proseguito la sua carriera nel mondo delle quattro ruote.
È uno dei pochissimi piloti in griglia che è riuscito ad arrivare nella massima serie automobilistica grazie al suo talento e alla sua dedizione. Proprio a seguito di questi fattori, molto spesso Gasly è visto anche come uno dei piloti più sottovalutati della Formula 1. Infatti, a portare Pierre nel Circus non sono interventi ne genitori multi milionari e tantomeno sponsorizzazioni redditizie che hanno come obiettivo quello di rendere il pilota “più appetibile” alle squadre.
Oltre alle quattro ruote, che sono chiaramente una grande passione del pilota di Alpha Tauri, Gasly è un grandissimo tifoso del calcio. Se Zidane è stato uno dei suoi calciatori preferiti in assoluto, Pierre è un fan del PSG – Paris Saint Germain F.C.
Proprio in occasione della partita tra Francia-Argentina dei Mondiali di calcio che si sono tenuti in Qatar, Gasly non si è lasciato scappare il match finale che avrebbe potuto vedere i transalpini alzare la coppa di Campioni del Mondo.
Vi siete mai chiesti perché avesse scelto proprio il numero 10 come identificativo per le corse? Dietro a questa decisione ci sono fondamentalmente due motivi.
Il primo è da ricercarsi proprio nella sua carriera agonistica visto che, quando correva nel 2013 in Formula Renault e divenne campione del mondo era accompagnato proprio da quel numero.
In secondo luogo, essendo un grande tifoso di calcio come scritto in precedenza, bisogna sottolineare che Pierre è un grande fan di Zinédine Zidane: nelle uscite con la nazionale francese, il numero del centrocampista era proprio il 10.