Credits: Mercedes Press Area
Non si può considerare “rivelazione”, poiché le sue abilità erano già note, ma la stagione 2022 lo ha consacrato come uno dei candidati a lottare per il titolo iridato in futuro. George Russell è stato in grado, al suo primo anno tra le frecce d’argento, di battere Lewis Hamilton in classifica piloti. Dopo aver passato tre anni relegato nelle ultime file, nel 2022 il giovane britannico ha finalmente assaggiato il sapore di partire in pole position, in Ungheria, e di vincere un Gran Premio, in Brasile. In attesa di scoprire cosa riserverà il 2023 per il pilota di King’s Lynn, andiamo insieme a conoscere meglio Russell attraverso 5 cose che forse non sapevate su di lui.
Russell, quando dovette scegliere con quale numero correre per la sua prima stagione in Formula 1, nel 2019, non ebbe dubbi: numero 63. Sebbene si sposi bene con le iniziali del suo nome (spesso sul casco del britannico notiamo il suo logo, nato dalla fusione del 63 con le lettere GR), questo non ha nulla a che vedere con la decisione del pilota Mercedes. Anche il fratello maggiore di George correva nei kart da piccolo, ma il numero non è direttamente legato a lui, quanto più al luogo in cui il fratello soleva correre.
George Russell racconta come spesso il fratello scegliesse di correre in un kartodromo al coperto, usato prevalentemente per feste di compleanno e simili. La ragione non è chiara nemmeno a lui, ma si dà il caso che il più veloce, su quella pista, ricevesse come numero di gara proprio il 63. Il fratello di Russell si trovava spesso in quella posizione, dunque alla fine è diventato come un “numero di famiglia”.
George è noto per quanto accaduto in un video presente sul canale YouTube della Formula 1. Nel suo anno da Rookie è stato affiancato da altri due giovani, Alexander Albon e Lando Norris. I tre hanno dovuto esporre agli altri il motivo per cui meritassero il premio di “Miglior Rookie” del 2019 e Russell lo ha fatto attraverso un famosissimo e simpatico PowerPoint. Sebbene questo non sia valso a nulla e il premio lo abbia ottenuto il Thailandese, una presentazione simile ha suscitato invece molto interesse qualche anno prima.
Il britannico racconta di aver contattato Toto Wolff a fine 2014 per chiedere un incontro e approfittarne per allegare il proprio CV. L’austriaco ha poi accolto il 15enne Russell nel proprio ufficio, colpito dal suo messaggio e dalle sue vittorie nei campionati inglesi di Kart e di Formula 4. Il team principal Mercedes racconta come George si sia presentato in giacca e cravatta, con un PowerPoint in cui segnalava tutte le ragioni per cui sarebbe stato ottimo come pilota Mercedes per il futuro. La storia, poi, la sappiamo: da quel giorno, Russell è sotto contratto con la casa di Stoccarda e sicuramente ora Wolff si starà sfregando le mani per aver blindato un tale gioiello così giovane.
Durante la stagione 2022, Russell si è guadagnato il soprannome di “Mr Consistency”, traducibile in “Signor costanza”, per la continuità dei suoi risultati. Il 24enne, fatta eccezione per il ritiro a Silverstone e il brutto fine settimana di Singapore, ha sempre terminato i propri Gran Premi in zona punti. C’è di più! Solo nella gara di Suzuka, in cui è arrivato ottavo, non è riuscito a terminare tra i primi cinque, costanza che gli ha permesso, per l’appunto, di concludere il campionato appena fuori dal podio, al quarto posto. Prima di questo soprannome, ve n’è stato un altro, che, chi lo sa, potrebbe tornare in futuro.
Dal 2019 a George Russell era stato affibbiato il soprannome “Mr Saturday”, “Signor sabato”, per la sua abilità in qualifica. Fino al Gran Premio di Sakhir del 2020, dove avrebbe potuto agguantare la propria prima vittoria, rovinata dalla scuderia, non era mai partito dietro al compagno di squadra a seguito del risultato in qualifica. Solo Bottas, compagno per l’occasione, avendo Russell in quella gara sostituito Hamilton, positivo al COVID, è riuscito a interrompere la striscia di 36 qualifiche consecutive davanti collega di scuderia. E non è neanche stata una “sconfitta” netta: Russell ha completato il proprio giro risultando più lento del Finlandese di soli 26 millesimi.
Quanti piloti nella storia hanno fatto meglio di lui? Solo due, e sono intoccabili: Ayrton Senna e Michael Schumacher.
Entrare nella monoposto di un sette volte campione del mondo richiede dei sacrifici, e Russell lo sa bene. Non per il peso di guidare una vettura così importante, ma perché per un “ragazzino” di solo 185cm non è proprio facilissimo stare comodo nella macchina di un signore più basso di lui di ben 11 centimetri. Ma quando capita un’occasione d’oro come quella fu per George, non si può che accettare qualsiasi compromesso.
Il britannico, in conferenza stampa, fece infatti sapere che “È un po’ scomodo, ma sono sicuro di poter sopportare il dolore”. In questo caso, si stava esattamente riferendo alle scarpe da gara. Per cercare di adattarsi al massimo, il caro Russell ha dovuto infatti indossare scarpe più piccole, seppur comunque più grandi di quelle di Hamilton, per gestire meglio i pedali. Oltre a questo, dichiarò anche che Peter Bonnington, ingegnere del numero 44, avesse scherzato sull’apporre modifiche al suo corpo per far sì che si adattasse al meglio alla vettura.
Russell è ancora molto giovane, il prossimo febbraio compirà 25 anni, e dunque anche piuttosto social. Insieme a Charles Leclerc, Lando Norris e Alexander Albon fa parte del cosiddetto “Twitch Quartet”, nato durante il lockdown del 2020 in quanto i quattro si dilettavano a giocare tutti insieme proprio in diretta sulla piattaforma Twitch. Sin da quel periodo, sono tanti i meme nati riguardo il britannico numero 63. Uno di questi riguarda la sua passione per le foto senza maglia, citato ancora prima della nascita del quartetto nel video nominato prima, inserito nella “canzone rap” che Albon portò per convincere di essere il miglior Rookie.
Sempre da quel video e dal famoso PowerPoint nasce il meme dei “fatti”. A qualsiasi contestazione dei propri colleghi circa la validità degli argomenti della presentazione, George rispondeva “Facts”, rimarcando come quanto stesse dimostrando fossero dati di fatto, nonostante fosse tutto incentrato sulle pessime prestazioni della Williams che guidava quell’anno. Ultimo ma non ultimo, una battuta nata questa stagione. “George Russell is the type of guy…”, “George Russell è il tipo di ragazzo che…”, da completare con qualcosa che, secondo la persona, il pilota sarebbe capace di fare.
A questo meme si è aggiunta pure la Formula 1, che ha chiesto anche ad alcuni colleghi di Russell di completare la frase. Tra questi, da ricordare sicuramente Bottas, che lo ha definito “il tipo di ragazzo che supera in condizioni umide alla fine del rettilineo principale a Imola”. Nessun rancore per l’incidente del 2021 da parte di Valtteri, a quanto pare…