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Tecnica F1

L’analisi tecnica della nuova Ferrari 2022 F1-75

Innovativa ma senza salti nel buio: la nuova Ferrari per la stagione 2022 sviluppa concetti solidi e confeziona una vettura elegantissima

Si era già visto che dal punto di vista tecnico la nuova Ferrari con cui Leclerc e Sainz correranno nel 2022 sarebbe stata innovativa ma non troppo. Nella prima foto “scappata” nella giornata di ieri erano già chiare alcune soluzioni adottate dai tecnici di Maranello. Le novità sembrano riguardare soprattutto la forma delle fiancate e del cofano motore. Ora che la F1-75 è stata presentata ufficialmente si può però operare un’analisi completa e concentrarci sulle principali caratteristiche di questa monoposto, con cui la scuderia di Binotto cercherà di interrompere il digiuno di vittorie che dura da Singapore 2019.

L’ANTERIORE: ALETTONE A CUCCHIAIO E LA SOSPENSIONE PUSH ROD

La vista anteriore evidenzia sia la forma dell’ala che la configurazione scelta per le sospensioni
all’avantreno. Si vociferava di un ritorno al pull-rod, come ha fatto la McLaren, e invece viene confermato
l’uso del puntone. Con questa scelta si rinuncia ad abbassare il baricentro della vettura, visto che i
componenti della sospensione restano ancorati sulla parte superiore del telaio.

In compenso si lascia libero molto spazio per il passaggio dell’aria sotto il muso, che infatti si presenta piuttosto scavato. Ecco quindi che il “cucchiaio”, piuttosto pronunciato, che caratterizza l’ala anteriore dovrebbe permettere di convogliare un flusso poco disturbato verso il fondo della vettura e garantire un funzionamento ottimale della piattaforma aerodinamica. Infine la configurazione del “naso” è molto
originale: allungata, sottile e stretta. Più un becco, che un naso vero e proprio.

ZONA CENTRALE: COLPISCE LA FORMA DELLE PANCE E DELLE BOCCHE D’ASPIRAZIONE

Nella zona delle fiancate i tecnici di Maranello hanno veramente svolto un lavoro molto accurato. L’entrata
dell’aria è molto alta, ben sopra i coni anti intrusione. Le dimensioni sono contenute, e questo permette di
attirare un flusso abbondante dell’aria che circonda la vettura nella zona inferiore, dove agisce una sorta di
doppio fondo. Tuttavia a differenza della Aston Martin, che ha prolungato le fiancate fino all’asse posteriore, la nuova Ferrari 2022 presenta un andamento che si restringe molto prima. In questo modo si assicura un maggiore carico ottenuto dalla zona coca-cola al posteriore.

Non sfugge infine la particolare sezione delle fiancate stesse, che presentano uno scavo nella parte
superiore utile per indirizzare aria lungo la zona della carrozzeria dove sono presenti le feritoie di uscita dai
radiatori. Con quest’artificio si dovrebbe consentire un sufficiente smaltimento termico, senza dover
penalizzare la parte posteriore del cofano.

IL RETROTRENO E’ STRETTISSIMO. LA PARTE PIU’ INDOVINATA DELLA NUOVA FERRARI 2022

Tutte queste soluzioni sono orientate alla realizzazione di un retrotreno molto piccolo. Lo scopo evidente è
quello di alimentare i componenti aerodinamici presenti al posteriore (estrattore, beam wing e alettone)
con aria più “pulita” possibile in modo da massimizzare il carico aerodinamico. L’effetto è sorprendente: senza arrivare agli eccessi di altre vetture (che pagano il risparmio di ingombri nelle pance con un cofano motore piuttosto voluminoso) la casa di Maranello mostra una carrozzeria decisamente rastremata. Il cofano motore si abbassa appena dopo la testa del motore e lo sfogo dell’aria appare il più piccolo tra le vetture presentate finora.

Le sospensioni posteriori rispondono all’esigenza di mantenere pulito il canale dell’estrattore. Pur essendo
pull rod, il cinematismo lavora con i triangoli molto orientati verso l’anteriore. Evidente l’obiettivo di
mantenere più “vuota” possibile la zona del beam wing (cioè di quel profilo montato alla base dell’alettone
posteriore) e del bordo d’uscita del diffusore. Infine anche l’alettone posteriore risulta molto accurato. La forma a cucchiaio e la linea dei profili evidenziano una grande attenzione all’efficienza di questo dispositivo, del tutto rivisto in base alle novità regolamentari.

GIUDIZIO FINALE: CURATA, ARMONIOSA, EFFICIENTE. ADESSO LA PAROLA ALLA PISTA

La nuova Ferrari ispira fiducia. Nessun salto nel buio, ma soluzioni studiate in maniera molto accurata. Non
è estrema come la Aston Martin o la Williams. E non adotta la configurazione delle sospensioni della
McLaren, che è stata la squadra che ha osato di più in questo campo. A Maranello si è studiato un progetto
solido, che sia facile da sviluppare e in cui l’attenzione ai dettagli prevale sulla smania di cercare a tutti i
costi la soluzione sbalorditiva.

Adesso la parola passa al cronometro. Dal 23 Febbraio, con le nuove vetture in configurazione completa (se
non definitiva) si potrà capire meglio chi ha intrapreso la via migliore. E capiremo se gli occhi di Leclerc e
Sainz potranno continuare a sorridere come dopo aver visto per la prima volta l’ultima nata della casa di
Maranello.

IN COLLABORAZIONE CON MARIA SOLE CAPORRO

Published by
David Bianucci