Credits: Red Bull Racing, Twitter
La Red Bull si è posta sin da inizio anno come la maggiore antagonista della Mercedes per la conquista del titolo mondiale. Il direttore tecnico, Adrian Newey, per fermare l’egemonia delle frecce d’argento, ha concepito una vettura molto estrema quest’anno, non tradendo la sua filosofia di assetto picchiato. Una vettura ai limiti confermata dalle difficoltà riscontrate, in alcuni casi, dai due piloti Red Bull, nel riuscire a trovare il giusto bilanciamento. Il tecnico inglese crede tuttavia, che l’high rake sia ancora la strada corretta da fare per poter massimizzare il carico aerodinamico.
Questa soluzione, prevede la monoposto inclinata verso l’avantreno, in modo che la vettura sia con un assetto appunto picchiato. Questo comporta una minore sezione di passaggio dei flussi, tra l’ala anteriore e il suolo, provocando così una maggiore deportanza. La prima monoposto che introdusse questo concetto aerodinamico fu la RB7, con cui Vettel vinse il suo primo titolo Mondiale, nel 2010. Da allora, la Red Bull non ha mai cambiato la sua concezione di assetto, neanche dopo la fine della sua egemonia.
Il direttore tecnico della McLaren, James Key, crede che con un altro tipo di assetto si possa trovare più carico aerodinamico e ha aperto ad un possibilità per il suo team di passare ad un assetto low rake per il 2021. Le sue parole:“Anche se non penso che la filosofia dell’high rake sia necessariamente morta, ti fa fare un passo indietro e pensare, bhe, forse c’è di più là fuori che potremmo trovare con un rake più basso. E in effetti abbiamo alcune idee e pensieri su come potrebbe funzionare”.
Il consulente per il motorsport Red Bull, Helmut Marko, afferma che la filosofia high rake sia ancora la soluzione vincente, dal momento che Max Vertappen, sia stato fin qui l’unico pilota a battagliare con le due Mercedes. “Dal momento che Newey crede che questa sia la soluzione più efficiente, per il momento la manteniamo. I primi tre, e Max è tra loro, stanno doppiando il resto del midfield ad ogni gara, quindi non possiamo sbagliare con il nostro concetto. Ci crediamo“, ha dichiarato l’austriaco a Motorsport.com.
Il consulente Red Bull esalta poi le prestazioni della sua squadra, affermando che sono tutti carichi e determinati per sfidare i rivali della Mercedes. “L’intera squadra è in fiamme. Quello che abbiamo fatto con la riparazione in Ungheria (dopo che Verstappen si è schiantato durante il giro di posizionamento) è stato incredibile. Abbiamo fatto tre pit stop in Spagna in meno di due secondi. Tutti sono in fiamme al momento”, ha detto Marko.
L’ex pilota austriaco ha sottolineato inoltre l’importanza dello sviluppo della macchina attuale anche in ottica 2021, dal momento che la maggior parte delle soluzioni verranno congelate. “Le vetture rimarranno così come sono. E’ un altro motivo per cui stiamo spingendo ulteriormente lo sviluppo quest’anno: perchè lo avremo anche per il prossimo anno”, ha concluso Marko.
Rosario Busacca