Credits: Mercedes Press Area
Il fenomeno del porpoising è diventato noto a tutti già dai test di Barcellona e ad oggi, post GP del Canada, se ne parla sempre di più. Ciò è dovuto anche alla nota rilasciata dalla FIA poco prima del weekend di Montreal. La Federazione sarebbe infatti pronta ad investigare il fenomeno anche a seguito delle lamentele di medici e piloti in quanto i rimbalzi starebbero minacciando la salute di quest’ultimi. Alcune scuderie sono più preoccupate di altre per quanto riguarda le decisioni della FIA: Red Bull teme sanzioni per aver trovato una soluzione al problema. Al contrario Mercedes, e in particolare Toto Wolff, vuole che tutti si coalizzino per combattere il porpoising, che sta affliggendo la casa di Stoccarda in maniera particolare.
Tra i piloti che hanno risentito del porpoising vi sono il sette volte iridato Lewis Hamilton che, dopo la gara di Baku ha riscontrato gravi problemi alla schiena, e Pierre Gasly che non ha nascosto di aver fatto uso di antidolorifici per sopportare le sollecitazioni. Anche Daniel Ricciardo si è lamentato, tanto da aver paragonato la propria testa ad una palla da basket. Parlando nuovamente del pilota numero 44, Mercedes avrebbe affermato come i suoi piloti siano stati soggetti a forze verticali di 6G in Azerbaijan.
I team principal delle diverse scuderie hanno avuto un incontro nel weekend per parlare di porpoising. Il battibecco sarebbe stato, secondo i report, piuttosto acceso. In particolare a dibattere sarebbero stati Wolff, Horner e Binotto. Il boss Red Bull avrebbe poi definito la riunione piena di “drammi” e di “teatro”, arrivando ad affermare come Hamilton dovrebbe pensare ad assumere Wolff per il suo film dato il suo comportamento.
Ciononostante, Wolff non molla e invoca ad alta voce l’intervento della FIA. Ciò che gli altri non avrebbero capito sarebbe proprio il nocciolo della questione: la sicurezza. Le azioni dei team concorrenti sarebbero solo manovre politiche secondo l’austriaco, ma il vero motivo per cui bisognerebbe agire è il salvaguardare i piloti, non agevolare un team piuttosto che un altro. “Penso che le manovre politiche in corso non tengano conto del nocciolo della questione”, ha detto Wolff, parlando con i media.
“Il nocciolo dell’argomento è che, dall’inizio della stagione, i piloti si sono lamentati per il dolore alla guida di queste auto. Dolori alla schiena, visione offuscata, micro commozioni cerebrali. Credo che solo dall’Alfa Romeo e dalla Williams non ho sentito nulla, in tutti gli altri team i piloti hanno fatto riferimento all’argomento. È qualcosa che dobbiamo affrontare“, ha continuato il team principal Mercedes, che sottolinea come il suo team non stia, in ogni caso, beneficiando di alcun cambiamento. “Qualunque sia la soluzione, qualunque cosa si possa tecnicamente implementare, dobbiamo andare in quella direzione e dobbiamo essere consapevoli che non si tratta di tagliare un’aletta che è un vantaggio per il nostro team, o un doppio diffusore. Tutti i team principal e le squadre hanno la responsabilità di non prendere la cosa alla leggera“.