Credit: Mercedes Twitter
In attesa di vedere per intero la monoposto che aiuterà Lewis Hamilton e Valtteri Bottas nella lotta per la caccia al Mondiale 2020 di Formula 1, la Mercedes ha pubblicato sui propri social network un video di anteprima.
In particolar modo la scuderia tedesca ha pubblicato su Twitter un’immagine nella quale si vede chiaramente il numero 44 di Hamilton. In termini di forma e colori è abbastanza simile allo scorso anno.
Il numero dell’attuale Campione del Mondo, appare posizionato sopra uno sfondo nero pieno di piccole stelle bianche, che già facevano parte della W10.
Con ogni probabilità la monoposto 2019 e quella 2020 che la Mercedes presenterà il prossimo 14 febbraio sembrerebbero avere un design simile in termini di colori, confutando così la voce di un possibile cambio di decorazione.
Forse il dettaglio che maggiormente salta all’occhio è la stella rossa in ricordo di Niki Lauda, che sarà ancora presente sulla carrozzeria della W11.
In Mercedes c’è grande volontà di continuare a ricordare l’ex pilota di Formula 1 e direttore non esecutivo della scuderia tedesca, uno dei più grandi nomi collegabili al ritorno al successo del team di Brackley dall’inizio dell’era ibrida.
Proprio in queste ore in casa Mercedes si sta lavorando sugli ultimi ritocchi, in modo che tutto sia pronto per il prossimo venerdì. Il giorno in cui inizierà effettivamente il cammino del team tedesco verso il settimo titolo consecutivo.
Nel caso in cui le Frecce d’Argento riescano nell’impresa, la Mercedes entrerà letteralmente nella storia della Formula 1, diventando la prima scuderia capace di ottenere sette titoli Mondiali consecutivi.
Solamente la Ferrari, tra il 1999 e il 2004 riuscì ad aggiudicarsi sei allori iridati consecutivi, primato che dal 2019 condivide con la Mercedes.
E proprio il 2020 potrebbe rivelarsi essere anche una stagione chiave per il futuro di Lewis Hamilton, non solo per il fatto di essere in scadenza di contratto. L’inglese, nel caso possa aggiudicarsi l’iride 2020, diventerebbe un sette volte Campione del Mondo, al pari di Michael Schumacher. Un record che nel 2004, sembrava praticamente impossibile da raggiungere.