Credits: Mercedes Press Area
Durante lo scorso weekend di gara a Silverstone, lo stesso numero uno del muretto della Mercedes dichiarò che la squadra non avrebbe firmato il nuovo Patto della Concordia. I nuovi termini non erano a loro favorevoli e il suo team non era stato “trattato come avremmo dovuto essere“. In occasione del weekend del GP di Spagna la situazione sembrerebbe però essere cambiata.
Bisogna ricordare che il “vecchio” Patto è già scaduto ed è stato prorogato a causa della pandemia di Covid-19, così com’è stata prorogata la firma del nuovo. Ed è proprio a riguardo che il CEO della Formula 1, Chase Carey si è esposto, rispondendo al team principal tedesco, che la firma su esso “non sarebbe stata ritardata ulteriormente“.
Inoltre, proprio durante il weekend in corso del GP di Spagna, Toto Wolff è stato a colloquio con il CEO della F1. A tal proposito ha dichiarato: “Sono stato piuttosto esplicito dopo gli incontri che abbiamo avuto all’interno del team. È questo ciò di cui abbiamo bisogno. Questi sono i chiarimenti di cui abbiamo bisogno per andare avanti”.
Proseguendo, ha ammesso di aver cambiato opinione durante il doppio weekend a Silverstone: “Ho cambiato opinione a Silverstone. Non credo che i team saranno mai uniti. Tutti cercano di fare dei piccoli affari. Quindi abbiamo deciso di andare avanti [da soli, ndr] con Liberty”.
Infine, ha anche ammesso: “Ho avuto alcune discussioni molto costruttive con Chase durante lo scorso weekend. La maggior parte dei chiarimenti che volevamo ottenere sono stati discussi. Sento che siamo a buon punto per firmare il nuovo Accordo della Concordia e proseguire” [in F1, ndr].
La Formula 1 ha anticipato la data per la firma del nuovo Patto, portandola al 18 agosto, data in cui tutti i 10 team presenti sulla griglia di partenza firmeranno. In questo modo, potranno ricevere al termine della stagione i premi in denaro derivanti dagli accordi commerciali, dai diritti televisivi e dai meriti sportivi.