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Questo passo indietro della FIA, in un certo senso, ha meravigliato gli addetti ai lavori che quindi potranno scegliere in completa autonomia il proprio fornire per materiali di attrito e componenti del sistema frenante.
Nel 2021 entrerà in vigore un nuovo regolamento tecnico che si è prefissato l’obiettivo di permettere più sorpassi in pista e migliorare lo spettacolo, anche andando a livellare il gap tra una monoposto e l’altra.
Le normative in un certo senso andranno a modificare l’aspetto esteriore delle monoposto. Saranno dotate di un alettone anteriore più largo ma più semplice, senza le numerose appendici aerodinamiche presenti oggi.
Proprio per andare a limitare le zone grigie del regolamento, la FIA aveva pensato di andare a standardizzare alcune parti delle vetture. Una scelta decisamente contrastata dai team più facoltosi.
Non a caso nello scorso maggio, proprio la Federazione Internazionale aveva aperto un bando per selezionare un fornitore unico per la produzione di freni. Una notificazione che di fatto è stata chiusa, in previsione della firma del regolamento il mese prossimo.
“Al fine di consentire un ulteriore studio delle prestazioni delle monoposto di Formula 1, la FIA ha deciso di ritardare l’introduzione di possibili fornitori unici per materiali di attrito e componenti del sistema frenante – si legge nella nota ufficiale rilasciata dalla Federazione Internazionale – Le significative modifiche normative e l’interpretazione delle scuderie influenzeranno molti aspetti delle auto del 2021 e tenendo conto del ruolo chiave svolto dai freni sia in termini di sicurezza che di prestazioni, la FIA ha deciso di sospendere il processo di selezione di un fornitore unico del sistema frenante per la Formula 1, almeno fino a quando non sarà possibile progredire in nuovi esami“.
Un bando che avrebbe potuto essere stato vinto da un’azienda italiana che si era candidata per il ruolo: “La FIA ha il piacere di ringraziare la Brembo per averci fornito una proposta approfondita e solida ma alla luce delle considerazioni relative riguardanti la performance delle vetture sopra menzionate, è stato deciso di rivalutare la situazione nel 2021“.