Curiosità dalla F1 Formula 1 Primo piano Kimi Antonelli: 19 anni per il “nuovo predestinato” 25 Agosto 2025 Valerio Vanazzi © Mercedes F1 Team via X Kimi Antonelli compie 19 anni: dal karting alla Formula 1, l’Italia del motorsport ritrova il suo predestinato Andrea Kimi Antonelli compie oggi 19 anni. Una data che per molti appassionati di motori segna l’inizio di una nuova epoca: l’Italia, a lungo assente dai vertici della Formula 1, torna ad avere un pilota capace di far sognare tifosi e addetti ai lavori. Il giovane talento bolognese, oggi al volante della Mercedes, ha bruciato le tappe a velocità impressionante: kart, monoposto, successi in serie, fino al grande salto in F1, direttamente al posto di un’icona come Lewis Hamilton. Un percorso fulmineo, fatto di vittorie e record, ma anche di inevitabili ostacoli, in un 2025 che segna l’inizio di una carriera che potrebbe riportare un tricolore sul podio iridato. Bologna, i kart e il DNA delle corse Andrea Kimi Antonelli nasce a Bologna il 25 agosto 2006. La passione per i motori è di famiglia: suo padre Marco è stato pilota e in seguito fondatore della scuderia AKM Motorsport. Fin da piccolo, “Kimi” respira l’odore della benzina e il rumore dei motori. A otto anni sale sul primo kart ufficiale e i risultati non tardano ad arrivare. Tra il 2014 e il 2021 domina la scena internazionale del karting, vincendo i titoli WSK, la Champions Cup, e soprattutto due campionati europei nella categoria OK, nel 2020 e nel 2021. Già allora, osservatori e addetti ai lavori lo indicano come un talento fuori dal comune: aggressivo, preciso, ma con una sorprendente maturità nella gestione delle gare. Mercedes non resta a guardare: nel 2019 Toto Wolff lo inserisce nel Mercedes Junior Team, una mossa che oggi appare profetica. L’approdo alle monoposto e il dominio in F4 e Formula Regional Il passaggio dal kart alle monoposto è immediatamente vincente. Nel 2022, al debutto in Formula 4, Antonelli conquista sia il campionato italiano sia quello tedesco, imponendosi con autorità in ogni circuito. Nello stesso anno si regala un ulteriore successo ai FIA Motorsport Games, portando a casa una medaglia d’oro che rafforza la sua fama di predestinato. Il 2023 è la conferma definitiva: con il team Prema vince il Formula Regional Middle East e soprattutto il Formula Regional Europe Championship. In entrambe le competizioni, Antonelli non solo primeggia, ma lo fa mostrando doti tecniche e mentali rare per un ragazzo appena diciassettenne. Dalla Formula 2 alla grande chiamata Mercedes decide che è tempo di accelerare. Antonelli salta la Formula 3 e passa direttamente in Formula 2 nel 2024, ancora con Prema. La pressione è enorme, ma il bolognese non si scompone: conquista la Sprint Race di Silverstone e la Feature Race di Budapest, chiudendo la stagione al sesto posto. Risultati che bastano e avanzano per convincere la Mercedes a promuoverlo titolare nel 2025, al posto del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton. Una scelta che fa discutere: affidare un sedile così prestigioso a un diciottenne, senza alcuna esperienza in F1, sembrava un azzardo. Ma Toto Wolff non ha dubbi: “Kimi rappresenta il futuro della nostra squadra. Non guardiamo solo all’oggi, ma ai prossimi dieci anni”. L’esordio in Formula 1: Melbourne e i primi acuti Il 2025 è l’anno della verità. Antonelli debutta in Formula 1 al Gran Premio d’Australia, a Melbourne. L’attesa è spasmodica: il pubblico italiano sogna, quello internazionale osserva con curiosità. E lui non delude: con una gara accorta, senza sbavature, chiude al quarto posto. Un risultato che lo consacra immediatamente come uno degli esordienti più promettenti degli ultimi decenni. Ma il meglio deve ancora venire. A maggio, nel weekend di Miami, Antonelli firma la pole position nella Sprint Race, diventando il più giovane pilota di sempre a partire davanti a tutti in una gara ufficiale di Formula 1. È il segnale che il talento non è solo una promessa, ma una realtà. Pochi giorni più tardi, a Montreal, arriva la prima vera consacrazione: terzo posto in gara, podio al debutto mondiale. Un risultato storico: Antonelli diventa il terzo più giovane della storia a salire sul podio e il primo italiano a riuscirci dal 2009, quando Jarno Trulli chiuse terzo in Bahrain. Le difficoltà di metà stagione Se la prima parte del campionato ha mostrato il lato luminoso del talento, la fase centrale ha evidenziato anche le difficoltà tipiche di un rookie. Dopo il Canada, Mercedes ha attraversato un periodo complicato nello sviluppo della W16, che non ha retto il confronto con Red Bull e McLaren. Tra Austria, Gran Bretagna e Belgio, Antonelli ha collezionato ritiri e piazzamenti fuori dalla zona punti. Al Red Bull Ring un problema tecnico lo ha costretto allo stop, a Silverstone ha lottato senza successo per la top 10, mentre a Spa è arrivato solo sedicesimo. Il direttore tecnico James Allison ha però difeso il suo giovane pilota: “Se oggi siamo in difficoltà, è per alcune scelte sbagliate nello sviluppo della vettura, non per colpa dei piloti. Kimi sta facendo esattamente ciò che ci aspettavamo: cresce, impara e porta energia nuova al team”. Nella classifica piloti, Antonelli occupa una posizione di metà schieramento: un risultato che, per un rookie appena diciannovenne, rappresenta un successo più che dignitoso, considerando le condizioni della Mercedes. Un predestinato, ma con i piedi per terra Nonostante l’enorme pressione mediatica, Antonelli mantiene un profilo sorprendentemente sobrio. I paragoni con Ayrton Senna o lo stesso Hamilton non lo entusiasmano: “Non voglio essere paragonato a nessuno, voglio costruire la mia carriera e scrivere la mia storia”, ha dichiarato recentemente. È consapevole che il cammino è lungo e che il 2025 rappresenta solo il primo passo di una carriera che potrebbe durare vent’anni. Mercedes, dal canto suo, lo considera una pietra angolare del progetto futuro, pronta a investire tempo e risorse sulla sua crescita. In così poco tempo ha già vinto ovunque abbia corso, conquistato il podio in Formula 1 e riportato entusiasmo tra i tifosi italiani. La sua stagione da rookie non è stata priva di difficoltà, ma ha mostrato lampi di classe che fanno pensare a un futuro luminoso. Per l’Italia, che non vede un campione del mondo dai tempi di Alberto Ascari negli anni ’50, il compleanno di Antonelli non è solo una ricorrenza personale, ma un simbolo di speranza. Se manterrà la freddezza e la costanza che lo hanno portato fin qui, questo 19° compleanno potrebbe essere ricordato come il primo di una lunga serie celebrati da protagonista della Formula 1. Tags: 2025, Kimi Antonelli Continue Reading Previous Hamilton verso il ritiro? L’avvertimento di Herbert