«È un cosa positiva per lo spettacolo, perchè aumenta il numero di sorpassi cosa che fa divertire la gente, ma per me il sorpasso è un arte. Prima che il DRS venisse introdotto, dovevi pensarci due volte e se volevi sorpassare allora dovevi prendere molti rischi. Ora non ti serve lottare per la posizione perchè l’ala mobile ha facilitato la manovra, entri in rettilineo e se sei entro il secondo di distacco puoi usare il DRS e dalla curva successiva avrai recuperato una posizione».
Forse su questo il pilota iberico avrà pur ragione, ma dobbiamo ricordare che in questi anni molti sorpassi sono nati in zone dove il detection point non era presente e cioè in curve o in rettilinei non principali. Nonostante ciò il sorpasso resta una manovra complicata da eseguire e da portare a termine.