Credit: Red Bull Pool Content
Il GP di Abu Dhabi avrà anche chiuso la stagione, ma non ha messo fine alle tante polemiche di questo 2019. Nell’occhio del ciclone stavolta c’è un’irregolarità nella quantità di benzina imbarcata sulla monoposto numero #16 appartenente a Charles Leclerc nel pre-gara. I Marshall hanno contestualmente deciso di rimandare a dopo la gara le conclusioni dell’investigazione, facendo correre il monegasco con una grande spada di Damocle sulla testa. Nonostante tutto il paddock stesse aspettando la squalifica del pilota Ferrari, per la scuderia di Maranello è arrivata “solo” una multa da cinquantamila euro. La scelta della Federazione ha fatto discutere molto poiché ha permesso a Leclerc di mantenere la P3 conquistata in gara. Tra i tanti a lasciare una dichiarazione sulla vicenda spicca, come al solito, Jos Verstappen.
L’ex-pilota Minardi, padre del pupillo di casa Red Bull Max Verstappen, ha dichiarato: “E’ chiaro non è stato un semplice errore di calcolo“. Le parole rilasciate al canale sportivo Ziggo Sport sembrano essere più che una frecciatina. “La Ferrari non fa questo tipo di errori” – afferma Verstappen, che poi aggiunge – “Questo è un argomento sensibile in Formula 1, non voglio scottarmi le mani. Ciononostante, l’anno prossimo bisognerà inasprire le regole“.
Non è la prima volta quest’anno che sul cavallino rampante piovono critiche ed insinuazioni, molte volte provenienti dalla famiglia Verstappen. Basti ricordare le dichiarazioni pungenti di Max nel post-gara ad Austin, dopo la debacle Ferrari in territorio americano, accusata da Mercedes e Red Bull di utilizzare sistemi illegali nelle gare precedenti. La Ferrari ha sempre respinto le accuse, e così come allora Mattia Binotto torna a difendere la propria scuderia.
“Non è la prima volta che lo facciamo” – dichiara Binotto ad Autosport.com – “Questa stagione saremmo stati controllati almeno dieci volte. Non è una novità, e siamo sempre risultati essere in linea con i regolamenti. Stavolta a quanto pare è stata trovata un’irregolarità”.