James Vowles valuta dei cambiamenti nel calendario di Formula 1

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© Williams Press Area

James Vowles propone dei cambiamenti per il calendario della Formula 1

Secondo James Vowles, potrebbero essere introdotti dei cambiamenti al calendario della Formula 1. Il team principal della Williams sostiene che la Formula 1 non dovrebbe superare le 24 gare stagionali. Tuttavia, lo stesso ha parlato delle possibili modifiche che potrebbero essere introdotte nella categoria regina del Motorsport. Il britannico ha affermato, infatti, che un aumento del numero di gare potrebbe funzionare se un weekend durasse due giorni. Al momento non sono ancora confermate delle modifiche, ma stanno valutando l’aumento delle gare sprint in una stagione, la possibile inversione della griglia e l’accorciamento delle gare.

La proposta di Vowles

Durante un’intervista al podcast Business of Sport, Vowles ha dichiarato che non pensa che debba essere cambiato il formato attuale delle gare. “Non penso che abbiamo troppe gare, ma non ne aggiungerei altre rispetto a quelle che abbiamo. Stiamo chiedendo ai fan a casa di passare metà dei loro fine settimana a guardare la Formula 1”, afferma il capo della Williams. Il britannico sottolinea che se si riducono i fine settimana a due giorni, potrebbero essere possibili più gare in un anno. “Secondo la mia opinione, cambierei i fine settimana. In questo modo si potrebbero fare solo due giorni e utilizzerei solo il sabato e la domenica. In questa maniera si potrebbero inserire più gare nel calendario di quelle che abbiamo al momento”, precisa l’ex capo stratega della Mercedes.

“Ho appena dichiarato che 24 è il numero massimo. Tuttavia se togliessimo il venerdì e aggiungessimo due fine settimana avremmo la stessa quantità di tempo”. Vowles, per chiarire il suo punto di vista, ha messo in evidenza il modo in cui potrebbe essere suddiviso il weekend. “Penso che potrebbe migliorare, in quanto al momento facciamo molte sessioni di prove. Si potrebbe cambiare, fare un’unica sessione prima delle qualifiche e basta. Si potrebbe ottenere più variabilità”. 

Ilaria Atzeni