Credits: Pirelli Press Area
All’indomani della cancellazione del GP sul tracciato di Suzuka, la domanda è una: come sostituirlo? Come riportato da Auto Motor und Sport, infatti, la Formula 1 sembra essere intenzionata a mantenere il calendario da 23 appuntamenti, ma vi sono due slot vacanti. Si parla della possibilità di un ritorno dopo 14 anni del tracciato più conosciuto degli Stati Uniti, Indianapolis, per far fronte al buco lasciato dal Giappone, ma c’è un intoppo. La lista rossa stilata dal governo britannico è sempre più un ostacolo per il Circus.
La Formula 1 infatti deve affrontare il problema rappresentato dalla Turchia. In programma per il 3 ottobre, nel caso dovesse avere luogo l’evento sette su dieci squadre dovrebbero sottoporsi ad una quarantena di 10 giorni. La possibilità di avere due gare negli USA si fa dunque più remota perché non vi sarebbe abbastanza tempo. Dunque la possibilità di avere due GP sul territorio americano si potrebbe avere solo in caso di cancellazione anche del GP di Turchia. Le alternative per ora sembrano dunque essere uno scambio di data con il GP di Russia o il trovare un rimpiazzo per il 10 ottobre.
Al momento sono due i GP da sostituire, quello del Giappone e quello dell’Australia. Oltre agli Stati Uniti, si presenta anche la possibilità di svolgere una gara in Qatar. Potrebbe formare un triplo appuntamento insieme ad Arabia Saudita e Abu Dhabi, andando a sostituire la gara prevista in Australia. Vi saranno dunque sicuramente dei rimaneggiamenti al calendario. La Formula 1 dichiara: “Stiamo lavorando a un calendario delle gare rivisto, annunceremo i dettagli nelle prossime settimane. Nel 2020 e quest’anno, la Formula 1 ha dimostrato di adattarsi e di trovare soluzioni alle incertezze”.