Imola celebra la F1 in un 2017 di grandi eventi

Imola celebra la F1 in un 2017 di grandi eventi

© Scuderia Ferrari Press Area

Sogno F1 sfumato in extremis

Mai come negli scorsi mesi, infatti, la storica pista è stata vicina ad accarezzare il sogno di rientrare nel Calendario della Formula 1, ma il rinnovo della convenzione tra la Fia e il tracciato di Monza ha spento gli entusiasmi. In attesa del futuro, le curve romagnole sono ancora una meta importante per gli appassionati di motori, che possono assumere una “triplice” veste: spettatori dei tanti eventi, visitatori della mostra e, addirittura, piloti.

A Imola in tre vesti

Negli ultimi anni, infatti, grazie al lavoro di Rse Italia è possibile noleggiare una supercar con cui effettuare dei giri sul circuito di Imola, provando in prima persona l’emozione di essere al volante di un bolide che supera i 300 chilometri di velocità. Per chi invece vuole sentire l’adrenalina dagli spalti gli appuntamenti da segnare in calendario, tra gli altri, sono l’Aci Racing weekend di fine aprile (con il meglio dell’attività nazionale a quattro ruote) e la prima edizione della 24H Series – 12 ore di Imola, competizione internazionale riservata a vetture Turismo, Gran Turismo e 24H Special; ma c’è spazio anche per il Ferrari Challenge, manifestazione dedicata alla mobilità sostenibile, nonché per il ritorno della Superbike e per un appuntamento internazionale “extra motori”, ovvero il concerto dei Guns N’Roses previsto per il 10 giugno.

La mostra storica

Chi invece vuole fare un tuffo nel tempo non può perdere l’esposizione che apre i battenti il 20 aprile ed è ospitata al Museo “Checco Costa”, intitolata significativamente “Imola Formula Uno 1963-2006: la storia continua”. Come accennato, la mostra consente di passeggiare lungo ricostruzione di una lunga storia iniziata nel lontano 1963, con il Gran Premio Shell che rappresentò il primo Gran Premio di Formula 1 sull’impianto romagnolo.

Un tuffo nel passato, da Fangio a Schumacher

I visitatori hanno la possibilità di effettuare un vero e proprio viaggio nel tempo, entrando in un percorso emozionale negli anni d’oro del Circus sul Circuito del Santerno, guardando da vicino le monoposto esposte, dalle prime monoposto che affrontarono la pista imolese, come la prestigiosa Maserati 250 F di Juan Manuel Fangio e la Cooper di John Surtees fino alla Ferrari di Michael Schumacher, vincitore dell’edizione del 2006, l’ultima corsa tra sull’asfalto imolese.

Il ricordo di Minardi

Ma non saranno solo le vetture del Cavallino Rampante a catalizzare gli sguardi degli appassionati: in virtù della collaborazione con la seconda edizione dell’Historic Minardi Day, infatti, la mostra ospita anche alcune delle monoposto Minardi più significative nella storia del team faentino. Si parte con la M185, la prima formula uno in assoluto della squadra creata da Gian Carlo Minardi, per proseguire con la M189 e la M193B guidata da Pierluigi Martini in occasione del Gp del 1994, quello tristemente passato alla storia come l’ultima gara di Ayrton Senna.

Il legame con Ayrton Senna

E proprio all’indimenticato campione brasiliano è dedicata una sezione dell’esibizione, con un racconto per immagini grazie al prezioso lavoro e contributo di Angelo Orsi, fotografo e amico fraterno di Senna, nonché autore dell’iconico scatto che ha fatto il giro del mondo, rivelando le cause dell’incidente alla curva del Tamburello, ovvero il piantone dello sterzo rotto sulla Williams dell’ex campione del mondo.