Venerdì 30 agosto 2024
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Libere 2 – Ore 17:00 – Diretta su Sky Sport F1
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Sabato 31 agosto 2024
Libere 3 – Ore 12:30 – Diretta su Sky Sport F1
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Domenica 01 settembre 2024
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Analisi della redazione

Il regolamento creativo di un Mondiale deciso all’ultimo giro

Nel momento decisivo della stagione a Masi è mancata la capacità di far rispettare il regolamento. E ora la Formula 1 deve scegliere che direzione seguire: o quella dello sport, o quella dello show.

Quello del 2021 verrà ricordato come uno dei Mondiali più intensi ed emozionanti di tutti i tempi. Eppure non è tutto oro quel che luccica. Perchè sono convinto che con una gestione degli eventi più equa questo campionato sarebbe stato ancora più apprezzato dagli appassionati, che invece sono stati trascinati nelle solite polemiche.

La gara di Abu Dhabi è stata per certi versi l’emblema della nuova Formula 1 gestita da Liberty Media. Non si è cercato, neanche per un istante, di tutelare la dimensione agonistica dell’automobilismo perchè la priorità era un’altra. Si voleva creare uno show (non importa se naturale o artificiale), il drama, il finale thriller, una gara “da cinema”. Anzi, da Netflix. Ed effettivamente ci si è riusciti. Ma al prezzo di umiliare, una volta di più, i regolamenti e le persone preposte a farle rispettare.

Non mi soffermo più di tanto sulla controversia del primo giro. Alcune volte la differenza tra il forzare un pilota fuori pista (“forcing another car off the track”) e il tagliare una curva (“leaving the track and gaining advantage”) è davvero molto labile. Personalmente mi è sembrato di vedere un po’ entrambi i comportamenti, da parte di Verstappen ed Hamilton, e tecnicamente chiunque poteva avere le proprie ragioni. Quindi la scelta di lasciar correre, vista anche il peso della posta in gioco, ci poteva anche stare. Preferisco invece concentrarmi sul finale.

COSA DICE IL REGOLAMENTO?

Citando testualmente l’articolo 48.12 del codice sportivo internazionale. “Unless the clerk of the course considers the presence of the safety car is still necessary, once the last lapped car has passed the leader the safety car will return to the pits at the end of the following lap“.

Ieri l‘ultima macchina doppiata non ha mai passato il leader, perchè Masi ha consentito di farlo soltanto alle vetture che in quel momento separavano Hamilton da Verstappen. Ed oltretutto la Safety Car non è rientrata il giro successivo a quello dello sdoppiamento, ma nel medesimo. A decidere il Mondiale è stato, di fatto, un errore grossolano della Federazione che non ha saputo applicare il suo stesso regolamento.

In pratica Masi nel corso del giro 57 ha deciso di far sdoppiare i piloti tra Hamilton e Verstappen (Norris, Alonso, Ocon, Leclerc e Vettel) ma non quelli tra Verstappen e Sainz (Ricciardo, Stroll e Schumacher). Al di là di tutto, la situazione veramente clamorosa e di cui non si parlerà mai abbastanza, è che si sia applicato un regolamento diverso per due gruppi di piloti, sull’unica base del fatto che fossero collocati davanti o dietro a piloti che si stavano giocando il Mondiale. Credo che una cosa del genere non si sia mai vista.

Nella confusione del momento ci si è completamente dimenticati del fatto che in pista non c’erano solo Hamilton e Verstappen. Eppure questo ha finito col condizionare anche la gara di tutti gli altri piloti a pieni giri. Perchè un Sainz (e chi gli stava dietro) è dovuto restare dietro ai doppiati, senza potersi giocare quell’ultimo giro al pari di Hamilton e Verstappen?

Va bene, era l’ultima gara della stagione e si assegna il titolo. Però ci sono diciotti piloti per cui è una gara come tutte le altre, che gareggiano per loro stessi e per le loro squadre, per punti che potrebbero avere anche delle conseguenze sulla classifica costruttori. DI questi piloti interessa qualcosa a qualcuno o sono semplicemente delle macchiette buone per far numero?

CONCLUSIONI E AUSPICI

Assodato che nel finale il caos ha prevalso sulle regole, bisogna però tirare le somme e sforzarsi di guardare avanti. Hamilton e Verstappen si sono rivelati due piloti magnifici e, al di là delle preferenze personali di ognuno di noi, penso che entrambi potessero meritarsi di vincere senza che ci fossero motivi per recriminare. Le manie di protagonismo di chi sta in alto, però, hanno finito col rovinare quello che poteva essere un Mondiale grandioso.

In conclusione, non troverò scandaloso vedere il numero 1 sulla Red Bull di Verstappen. Ha corso da campione, ha sfruttato la sua opportunità e merita tutti gli onori del caso. Dico solo che troverei scandaloso vedere ancora Michael Masi nel ruolo che ha occupato in questa stagione. Non è stato in grado di svolgere il proprio lavoro e, nel momento più delicato, è stato letteralmente sopraffatto dagli eventi. La Formula 1 ha bisogno di qualcuno che controlli il controllore se vuole tornare ad essere uno sport e non uno show dai finali creati per esigenze di trama.

 

 

Published by
Danilo Tabbone