© Scuderia Ferrari Media
Il futuro di Sainz sarà in rosso? E’ una domanda al momento senza risposta. Quello che abbiamo per ora sono solo voci che circolano tra i corridoi del paddock di Formula 1. Queste stessi voci darebbero per precario il posto dello spagnolo al volante della Rossa. Queste riflessioni, sempre più insistenti, sono anche figlie delle prestazioni in pista di Sainz. L’ultimo complice è il complicato weekend che il pilota si è ritrovato ad affrontare a Monaco.
Lo spagnolo ha fallito ancora una volta in qualifica e in gara, iniziando dalla quarta piazza, per poi concludere il Gran Premio in ottava. Tutto ciò è avvenuto in un weekend in cui si è parlato molto del futuro di alcuni piloti e tra questi c’era anche Sainz. Le voci più insistenti lo vedrebbero lasciare la Scuderia Ferrari e cedere il posto al veterano Hamilton, cosa che a priori sembra complicata. Tutto il trasferimento avverrebbe in un’ottica di lungo termine, per mettere poi Sainz su uno dei due sedili di Audi a partire dal 2026.
A causa delle speculazioni sempre più insistenti, il pilota spagnolo si è ritrovato costretto a mettere a tacere le voci una volta per tutte. Quest’ultimo, infatti, afferma: “Corro in Formula 1 da ben otto anni e so che siamo in quel periodo dell’anno in cui si inizia a vociferare sulle negoziazioni di ogni pilota”.
“Dal canto mio non mi è mai piaciuto parlare dei termini del mio contratto, ma se avete ascoltato le mie interviste in passato, ho sempre detto che mi piace iniziare la stagione sapendo dove correrò l’anno prossimo. Non è necessario ottenere un contratto quest’anno, ma almeno all’inizio della prossima stagione“.
Infine conclude: “Ho solo in mente il mio futuro immediato con Ferrari. Non c’è cosa che mi renderebbe più felice che tornare a vincere con e per questo team. Ammetto di sentirmi un privilegiato a guidare per Ferrari, anche se a volte ci sono degli aspetti negativi legati alla pressione di guidare per un team così importante. A Maranello mi sento davvero a casa. Lascio parlare la gente, perché io vivo in prima persona quello che succede in fabbrica e posso dire che c’è una bella atmosfera“.