Credit: Pirelli press area
Dalla prossima stagione, vedremo qualcosa di nuovo in Formula 1: oltre al GP del Vietnam che si è aggiunto al calendario, una seconda new entry arricchirà lo spettacolo della classe regina. In Olanda, infatti, si correrrà l’appuntamento numero 5 del 2020. Ma queste non sono le uniche novità. E’ stato da poco confermato che il tracciato di Zandvoort presenta due curve inclinate, di cui l’ultima, prima del rettilineo, con una pendenza del 32%, pari a 18 gradi. Come sottolinea planetf1.com, sarebbe dunque due volte più ripida della pista di Indianapolis, che ha ospitato il GP degli Stati Uniti dal 2000 al 2007, dove l’inclinazione era di circa 9 gradi.
Per Pirelli si tratta di una vera e propria sfida, dal momento che, in occasione della gara d’Olanda, sarà indispensabile trovare una valida soluzione per sfruttare al massimo gli pneumatici US-05 2020.
“L’unica cosa che possiamo fare è rispondere a quest’esigenza con la pressione, che dovremo aumentare dall’inizio” – ha dichiarato Mario Isola a Motorsport.com.
La Pirelli ha lasciato trapelare le sue preoccupazioni in merito alla regolazione degli pneumatici, che sul tracciato olandese saranno particolarmente sollecitati. Il circuito di Zandvoort possiede infatti delle peculiarità che le altre piste in calendario non presentano.
Isola ha affermato che Pirelli non potrà progettare degli pneumatici “su misura” per il GP olandese: “Se osservate il regolamento, siamo obbligati a rimanere sulla stessa conformazione e sulle stesse specifiche per tutto l’anno. Quindi non possiamo ideare uno pneumatico per quel settore inclinato e progettare una struttura specifica per Zandvoort. Quindi l’unica possibilità è provare a gestire le prescrizioni in termini di carico e pressione“.
Isola ha confermato che Pirelli ha in mano i dati relativi all’aumento della pressione che le curve inclinate eserciteranno sulle loro gomme e che sono già iniziate le simulazioni per cercare di capire come gestire tale cambiamento.
“Abbiamo anche fatto una simulazione della pista con e senza inclinazione, in modo da poter vedere la differenza in termini di carico aggiuntivo sulla gomma. Questo era ciò che avevamo in mente di calcolare” – ha proseguito il capo Pirelli.
Adesso, non si può far altro che attendere il prezioso feedback dei team che fornirà informazioni indispensabili per la nuova stagione all’orizzonte: “Ma ora, per effettuare un’indagine adeguata, dobbiamo ricevere la simulazione dai team e solo in quel momento saremo in grado di definire con precisione la pressione” – ha poi concluso Isola.