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La Formula 1 non cambierà proprietario come invece era stato affermato da Bernie Ecclestone poche settimane fa. Ai colleghi del Financial Times Donald Mackenzie, co-proprietario della CVC, ha confermato che non c’è alcun accordo con la RSE Ventures, inizialmente indicata da Mister E. come potenziale acquirente del Circus.
Nonostante la vendita della Formula 1 non sia in programma nell’immediato futuro questo non significa che in futuro non possa accadere: «Non siamo obbligati a vendere ora – ha commentato Mackenzie – È improbabile che la CVC possa detenere per sempre il comando sulla Formula 1 ma questo non implica che venderemo prima della fine dell’anno». Secondo alcune indiscrezioni del Financial Times però la CVC è arrivata a un accordo per vedere la Formula 1, proprio nel mese di ottobre, incassando 7.500 milioni dal parte di una cordata di multimilionari arabo-americani, ossia dalla Qatar Sports Investments e da Stephen Ross, proprietario della RSE Ventures e della squadra di football dei Miami Dolphins.
Secondo il numero uno della CVC, nonostante i dubbi degli appassionati, la Formula 1 ha dato prova di vero spettacolo proprio in occasione dell’ultimo e movimentato Gran Premio degli Stati Uniti: «Non è stata una corsa brillante? Succede quando piove – ha continuato – Sono soddisfatto per Lewis e per i tifosi. Per vedere la gara di Austin sono venuto direttamente dall’Inghilterra e sinceramente avevo paura di andare fino negli States per niente invece è stato un Gran Premio di grande livello. Con gli ingredienti giusti la Formula 1 è ancora uno sport fantastico. Basta guardare quanto accaduto alla Red Bull: a inizio gara potevano quasi mettere in crisi la Mercedes poi appena la pista si è asciugata hanno dovuto arrendersi».
Nonostante il Mondiale 2015 di Formula 1 debba ancora terminare uno degli argomenti maggiormente discussi in questa ultima parte di stagione riguarda l’eventuale introduzione dei V6 Biturbo a partire dal 2017. MacKenzie non ha dubbi ed è pronto ad appoggiare Bernie Ecclestone che ha espresso la volontà di modificare le rigorose linee guida del Regolamento Tecnico che regola la Formula 1: «La situazione attuale non è salutare per il nostro sport. Se siamo in grado di avere un motore alternativo al giusto prezzo, saremo felici di introdurlo», ha concluso.