Credits: Ma Verstappen, Twitter.com
“Mad Max” non l’ha mandata a dire nemmeno quest’anno. Ancora una volta, ha dimostrato al mondo quanto vale e l’obiettivo per cui sta duramente lavorando. Nel 2020, il titolo mondiale non è mai stato davvero messo nel mirino dell’olandese; il divario tecnico tra Red Bull e Mercedes era ed è notevole, ma la strada da qui alla consacrazione ufficiale di Max non è poi così lunga. E’ ragionevole pensare che diverrà presto campione del mondo anche lui, al termine di quella che sembra una lunga e lenta scalata verso la cima di un’altissima montagna. Senza dubbio, tra i promossi del 2020, c’è anche lui: Max Verstappen.
Impetuoso inoltre il confronto col suo, ormai ex, compagno di team, Alex Albon, sebbene questo sia comunque riuscito a salire sul podio due volte. Tra loro, una differenza abissale in gara e qualifica: ben 109 punti di differenza.
Se volessimo guardare alla stagione 2020 di Max Verstappen con un occhio più critico, basandoci esclusivamente sull’inconfutabile verità dei numeri, ci troveremmo davanti a un risultato che non è poi tanto diverso. Il pilota olandese, in 17 gare disputate lo scorso anno, ha totalizzato 214 punti, con una media di 12,6. Un risultato che, se tradotto in punteggio assegnato alla fine di ogni gara, sarebbe più di un quarto piazzamento in griglia. E, in effetti, è un numero, questo, che riassume quasi perfettamente la stagione di Verstappen, che è riuscito a chiudere il mondiale sul podio dei grandi: dietro il campione del mondo Lewis Hamilton e il vicecampione, Valtteri Bottas, c’è proprio l’uomo Red Bull. Lui, che ha sin da subito dimostrato di essere uno dei pochi, forse l’unico, ad avere le carte in regola per riuscire a mettere pressione alle due Mercedes lì davanti.
L’olandese ha insomma confermato le prestazioni di due anni fa, quando era riuscito a ottenere un terzo posto nella classifica iridata piloti, anche se questa volta lo ha fatto con un punteggio più basso rispetto al 2019 (64 punti in meno, considerando anche il numero inferiore di GP disputati in un anno, ndr). Ma la strada che lo ha portato al successo all’ultimo appuntamento ad Abu Dhabi, dove Max ha alzato la coppa del vincitore senza rivali, è stata anche costellata di numerosi eventi avversi, tra cui diversi ritiri, anche rocamboleschi, ed errori evitabili, come quelli di cui è stato autore durante la gara di Turchia, al termine della quale ha dovuto accontentarsi del sesto posto. 0 punti totalizzati al via della stagione in Austria, a Monza e in Toscana subito dopo; stessa sorte in occasione del GP di Emilia Romagna e Sakhir. L’Italia non ha portato bene al campione classe ’97, che, nonostante tutto, è comunque riuscito a dire più volte la sua.
Un palmares non indifferente per l’unico vero avversario dei pluricampioni Mercedes. Ha infatti totalizzato due vittorie, GP del 70° Anniversario a Silverstone e Abu Dhabi; sei secondi posti nel GP di Ungheria, Gran Bretagna, Spagna, Russia, Eifel e Bahrain. Infine, tre terzi posti, al GP di Stiria, del Belgio e del Portogallo.
Anche in qualifica non si è risparmiato, mostrando quanto possa avere il piede pesante se chiamato a dare il meglio di sé: l’ultimo miglior tempo lo ha segnato proprio sulla pista di Yas Marina di Abu Dhabi, mettendo la famosa ciliegina sulla torta a un’annata più che soddisfacente. Stupisce un po’ che in carriera, dal 2015, anno del suo debutto in Formula 1, abbia conquistato solo 3 pole; ma, c’è da dire che sono state poche le volte in cui la sua Red Bull soffriva distacchi abissali dal leader.
Un Max sempre più maturo, concreto ed efficace quello che vediamo oggi in pista. Non solo perché più riflessivo, preciso e lungimirante, ma sempre molto costante e “pericoloso” per chi se lo trova alle spalle. Quando si è affacciato per la prima volta al mondo della Classe Regina, aveva quel piglio strafottente da cattivo ragazzo che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di arrivare davanti, tanto da meritarsi il nomignolo di “Mad Max”. Adesso, con un po’ più di esperienza sulle spalle, non più. Non che abbia perso la fame di vincere, sia chiaro; la sua avventura nel Circus è appena iniziata, ma Verstappen la vuole affrontare in maniera diversa, con più cautela e pazienza, aspettando il giusto momento per emergere una volta per tutte.
Posizione finale: 3° | Punti rispetto al compagno: +109 (+203,8% ) | Confronto col compagno in qualifica: 17-0 (a favore di Verstappen)
PROMOSSO | Voto: 8 e mezzo