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I bocciati del 2020 | Alexander Albon

Due podi e due ritiri, così potrebbe essere riassunta la stagione del pilota della Red Bull, caratterizzata da performance altalenanti

Per Alexander Albon la stagione 2020 non è stata certo una delle migliori. Dopo essere stato accolto a braccia aperte dalla Red Bull a metà mondiale 2019, nel corso della passata stagione il tailandese non è riuscito a dare grande prova di sé. Un’affermazione, questa, che trova conferma nella scelta del team di procrastinare nella decisione di rinnovo o meno del suo contratto. Una decisione che, alla fine, non ha portato buone notizie per Albon, che nel 2021 sarà sostituito da Sergio Perez.

Il suo 2020 è stato caratterizzato da continui alti e bassi, che hanno fatto intendere come certamente Albon abbia del talento, ma anche come questo debba ancora essere coltivato. Pochi azzardi e, molti di questi, poco calcolati. Basti pensare alla gara in Austria. Il giovanissimo pilota della Red Bull è stato a un passo dalla vittoria, sul circuito di casa. Quale miglior modo per rendere omaggio al team e dare un segnale per mantenere il sedile? E invece. Albon ha cercato di giocarsi il tutto e per tutto, azzardando un sorpasso su Lewis Hamilton che, come risultato, lo ha visto andare a muro e chiudere con il primo ritiro di stagione.

LA STAGIONE DI ALBON IN NUMERI

Dopo il ritiro sul circuito di casa, per Albon è iniziata una stagione altalenante, difficile anche da analizzare. Nei successivi sei Gran Premi, il tailandese si è aggrappato alla top ten, bazzicando tra la quarta e l’ottava posizione. Poi è arrivata la gara di Monza, che lo ha visto precipitare in quindicesima posizione, a 37.5 secondi dal leader della gara. Ma Albon è sempre rimasto ottimista. Deluso certamente dalle prestazioni, ma con uno sguardo positivo nei confronti delle gare successive.

E, al Mugello, è arrivato il primo podio del mondiale. Uno dei Gran Premi più strani del 2020, che ha visto dominare le due Mercedes, ma da cui Albon è riuscito a mettere le mani sul terzo posto. Dopo aver superato Daniel Ricciardo, per il tailandese si è aperta anche la possibilità di raggiungere Valtteri Bottas, anche se poi la differenza di motore ha fatto il resto.

Successivamente, prima di tornare sul podio durante il Gran Premio del Bahrain, i risultati di Albon sono tornati sulle montagne russe. Durante la gara dell’Eifel, il pilota tailandese è andato incontro al suo secondo ritiro, a causa di un problema al radiatore della monoposto. Forse, oltre agli alti e bassi del mondiale, è stato proprio da questo momento che la Red Bull ha iniziato a ragionare sulle possibilità di confermarlo o meno per il 2021.

Del resto, durante le qualifiche e le gare degli ultimi appuntamenti del mondiale, pur rimanendo ottimista e concentrato, Albon non è riuscito a brillare. Forse schiacciato anche dal peso di un compagno di squadra come Max Verstappen, il tailandese è stato vittima del modus operandi della Red Bull, il giorno prima per il giorno dopo, ha dovuto dire addio al team austriaco. Per tornare ai numeri, quindi, il suo 2020 si è chiuso con 17 partenze2 ritiri e 2 podi.

Posizione finale: 7° | Punti rispetto al compagno: – 109 (204%) | Confronto col compagno in qualifica: 17-0 (a favore di Verstappen)

BOCCIATO | Voto: 5

Published by
Anna Vialetto