Credits: Pirelli Press Area
Il 25 novembre 2018, con il quarto posto nel Gran Premio di Abu Dhabi, si concluse l’avventura di Daniel Ricciardo in Red Bull. Seguirono due anni in Renault, fra alterne fortune, e un altro cambio di casacca, con l’approdo in McLaren. Nel Gran Premio d’Italia del 2021 il pilota australiano tornò alla vittoria, riscattando una stagione deludente.
Il team di Woking ha approcciato il cambio regolamentare del 2022 con grandi aspettative, ma le prime due gare di campionato hanno messo a nudo le gravi carenze della nuova monoposto, incapace di competere per le prime posizioni. Il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha preso spunto dalla situazione attuale per tornare a parlare dell’addio di Ricciardo a fine 2018.
“Daniel poteva vedere benissimo che Max Verstappen era in ascesa, e non voleva diventare una seconda guida“, ha esordito Horner, intervistato dal The Weekend Australian. “Il suo tempismo nello scegliere di lasciare il team è stato davvero pessimo. Daniel aveva anche dubbi sulla power unit Honda, che però in seguito si è dimostrata competitiva e capace di vincere le gare. Daniel è un grande pilota, e quando ha deciso di lasciare la squadra siamo rimasti dispiaciuti. Purtroppo, finora, la sua scelta non ha pagato, perlomeno non quanto lui avrebbe voluto”.
La scarsa competitività della McLaren non rappresenta l’unico problema nel presente di Ricciardo. Il confronto interno con Lando Norris, infatti, si sta rivelando particolarmente ostico. “Daniel ha grandi capacità naturali, e una personalità spiccata”, ha spiegato Horner. “Certo, adesso ha un compagno di squadra davvero forte ad affiancarlo. Gli ha dato molto filo da torcere fino a qui, e questa situazione non è facile da affrontare per Ricciardo”, ha concluso Horner.