Credits: Max Verstappen Twitter
L’ex pilota tedesco è colpito dall’entusiasmo con cui il pilota della Red Bull scende in pista, nonostante la superiorità della Mercedes. Per Heidfeld, Verstappen ha la straordinaria abilità di battere anche supremazie certe. L’olandanse è infatti l’unico pilota al di fuori del team Mercedes ad aver ottenuto una vittoria quest’anno. Inoltre 37 punti lo distanziano da Lewis Hamilton, grazie alla sua capacità di combattere senza porsi dei limiti. L’ex pilota tedesco ritiene che ciò che spinge Max a lottare per il titolo sia che non crede che la Mercedes non possa essere sconfitta.
Nonostante la convinzione diffusa che i due campionati vengano nuovamente vinti anche in questa stagione dal team tedesco. Heidfeld è impressionato dall’abilità di Verstappen nel saper sfruttare al meglio la Red Bull. Il che è ancora più sorprendente, se paragonato alle prestazioni del suo compagno di squadra, Alex Albon. Quei 37 punti per l’olandese potrebbero essere molti di meno, se non fosse stato costretto al ritiro a causa di un guasto meccanico nella prima gara in Austria.
“La prestazione di Max Verstappen in questa stagione mi impressiona davvero. E’ veramente fantastico. Continua a crescere, motiva la squadra e cerca di ottenere il massimo dalla monoposto. La cosa impressionante è che non accetta lo status quo. Nonostante si abbia la generale convinzione che la Mercedes non possa essere sconfitta e anche nel momento in cui il suo team gli dice che attaccare non è l’opzione più giusta, Max non si lascia sopraffare da tali limiti”, ha affermato Heidfeld.
“Max non si accontenta. Continua a spingere. Questo è uno dei suoi punti di forza“, ha aggiunto Heidfeld. L’ex pilota considera Verstappen in gran parte autore dei grandi progressi della Red Bull nel corso della stagione, nonostante ciò non sia dimostrato dai risultati di Albon, che è in netto svantaggio rispetto a Max. “Albon non si trova molto a suo agio con la monoposto, che ovviamente è stata sviluppata maggiormente da e per Verstappen“, ha così concluso Heidfeld.