Credits: Mercedes AMG Media
Poco dopo il via al circuito di Spa-Francorchamps, Lewis Hamilton si è lanciato all’inseguimento dello storico rivale lungo il Kemmel Straight. Dopo aver effettuato il sorpasso all’ingresso della prima curva di Les Combes, l’inglese ha chiuso la porta ad Alonso che, non avendo più spazio, è entrato in collisione con l’ex compagno di squadra. La Mercedes di Lewis è stata sbalzata in aria e il pilota è stato costretto al ritiro.
La proverbiale schiettezza di Fernando non si è fatta attendere e il pilota si è lasciato sfuggire un team radio provocatorio: “”Che idiota a chiudere la porta dall’esterno. Abbiamo avuto una grande partenza, ma questo ragazzo sa solo come guidare e come partire quando è primo“.
Sebbene nell’intervista rilasciata poco dopo ai microfoni di Sky Hamilton si sia assunto tutta la colpa, la FIA ha stabilito che non fosse necessaria alcuna penalità.
Subito dopo lo scontro tra Hamilton e Alonso, i commissari della FIA si sono messi al lavoro per comprendere le dinamiche dell’incidente. Dopo aver condotto le dovute indagini, hanno infine concluso che si è trattato di un semplice incidente di gara. Come di solito avviene in questi casi, il verdetto è stato che nessuno dei due piloti avesse colpa.
La Federazione ha rilasciato un comunicato per spiegare i motivi di questa decisione: “Gli Steward hanno esaminato le prove video e hanno stabilito che Alonso era all’interno alla curva 5. Le ruote anteriori di Hamilton erano davanti a quelle di Alonso all’ingresso della curva. Alonso ha spostato la sua vettura verso l’interno con entrambe le gomme del lato destro completamente sul cordolo e anche leggermente all’interno del cordolo. In nessun momento è sembrato che Alonso perdesse il controllo. Hamilton ha svoltato verso l’apice della curva con Alonso ancora a fianco e si è verificata la collisione”.
Infine la conclusione: “I commissari sportivi hanno ritenuto che si è trattato di un incidente da primo giro, quando c’è molto movimento rispetto ad altre vetture nelle prime curve. Per questo motivo non hanno intrapreso ulteriori azioni“.