© Mercedes Press Area
Negli ultimi anni, la Formula 1 ha assistito all’alternarsi del dominio di una scuderia, capace di prevalere nettamente sulle altre. Quest’anno è l’occasione di Red Bull e Max Verstappen, assolutamente imprendibili e re indiscussi della pista. In passato, però, anche la Mercedes si è più volte imposta come miglior scuderia, regalando per altro sette titoli mondiali a Lewis Hamilton. Tuttavia, questo dominio indiscusso ha portato la FIA ha ragionare meglio sui regolamenti, apportando modifiche che hanno ben presto rallentato la corsa dei team più performanti.
Forse non è ancora il caso di Red Bull che, nonostante tutto, rimane tranquilla e indisturbata nelle prime posizioni delle classifiche. È stato però il caso delle Frecce d’Argento che, negli ultimi anni, hanno un po’ arrancato per tenere il passo degli altri team coinvolti nel mondiale. Tuttavia, secondo il pilota britannico, non necessariamente questo deve essere considerato come un fallimento, ma anzi come un’opportunità che ha regalato qualche soddisfazione in più a Mercedes e alle altre scuderie nell’inseguimento Red Bull.
Degli otto mondiali costruttori vinti dalla Mercedes, sei hanno visto l’importante contributo di Lewis Hamilton. Sembra un’altra epoca, ma non molti anni fa lo stesso britannico dominava indisturbato le gare della domenica, conquistando un podio dopo l’altro. Successivamente, dopo aver perso il titolo mondiale del 2021, per Hamilton le cose non sono state semplici: il suo diretto rivale, Verstappen, ha conquistato 27 delle 36 vittorie dall’inizio del 2022 e non accenna ad arrendersi.
Questo dominio incontrastato, però, ha portato team e piloti a richiedere delle modifiche al regolamento, con l’obiettivo non solo di infastidire il leader indiscusso, ma anche di rendere le performance leggermente più equilibrate. Modifiche che sembrano non aver toccato la scuderia austriaca, mentre Hamilton e la sua Mercedes hanno subito un notevole rallentamento: “Abbiamo sperimentato molti cambiamenti che sono stati messi in atto per rallentarci, nel corso degli anni. E questo è stato un bene per lo sport“, ha dichiarato il pilota britannico ai media.
“Se guardi al 2020, il nostro ritmo in qualifica è stato sorprendente. Ma quando hanno vietato il “party mode”, gli altri team si sono avvicinati. Da un lato, gli ingegneri hanno dovuto fare un lavoro incredibile, ma dall’altro – come appassionati di corse – vogliamo vederci tutti più vicini“, ha proseguito. “In questa stagione, dietro alla Red Bull, abbiamo visto un buon mondiale per Ferrari e Aston Martin, ma anche per tutti gli altri team che sembrano più vicini che mai. Quindi, in un certo senso, il cambiamento delle regole ha funzionato. Anche se c’è ancora del lavoro da fare“.
Secondo Hamilton, alcune scuderie hanno tratto vantaggio da questo cambio del regolamento, anche se per molti il lavoro da fare è ancora molto. Se da un lato hanno ottenuto un avvicinamento progressivo ai loro diretti rivali, come possono essere le scuderie di metà classifica per esempio, dall’altro il gap dalla Red Bull è ancora molto ampio. “Se guardi ad alcune squadre, siamo tutti un po’ limitati sulla quantità di denaro speso per lo sviluppo“, ha specificato il pilota Mercedes. “Ma alcune squadre non hanno le stesse risorse, che si tratti di galleria del vento o fabbriche a disposizione“.
“C’è sempre del lavoro da fare. Ma lo sport ha fatto un’ottima cosa. Spero per i fan che, in futuro, non debbano vedere Mercedes, Ferrari o un altro team dominare per altri dieci anni. Questo non è nell’interesse di ciò che vogliamo noi piloti, né di ciò che vogliono i team o i tifosi. Vogliamo una lotta serrata, spero che le cose migliorino sempre di più“.