Credits: Mercedes AMG Petronas, Press Area
Ritorna la Formula 1 e, con lei, polemiche e dibattiti sugli avvenimenti di due settimane fa a Silverstone, ma non solo. Questa mattina, Lewis Hamilton ha dato il buongiorno alla città di Budapest con una storia particolare su Instagram, che poco ha a che vedere con il weekend di gara, ma tanto con le battaglie nelle quali il sette volte campione del mondo è in prima fila ormai da anni. Il tema? I diritti della comunità LGBTQ+, fortemente ostracizzata sul territorio ungherese.
Come spesso accade, lo sport non è mai del tutto “immune” dalla realtà politica, che finisce inevitabilmente per intrecciarsi alle vicende degli atleti, soprattutto di quelli più attenti a certe tematiche sociali. Non è un caso che una tale questione venga sollevata in occasione del GP di casa del premier Orban, poco dopo che questo ha messo in discussione la legittimità della legge a tutela della comunità LGBTQ+ promossa dall’Unione Europea. E non solo Lewis ha voluto dire la sua sui suoi profili social. Anche Sebastian Vettel si è presentato sul circuito indossando delle scarpe da ginnastica con i colori dell’arcobaleno.
“Rivolto a tutti in questo bellissimo paese“, si legge in una storia Instagram pubblicata da Hamilton, “Prima del GP di questo fine settimana, voglio esprimere la mia solidarietà per tutti coloro che sono colpiti dalle leggi anti-LGBTQ+ del governo. E’ inaccettabile, codardo e fuorviante proporre una legge simile da parte di chi è al potere. Ognuno merita la libertà di essere se stesso, non importa chi ama o in cosa si identifica. Invito gli ungheresi a votare al prossimo Referendum per difendere la legge che tutela la comunità LGBTQ+; hanno bisogno di noi più che mai. Per favore, dimostrate amore alla gente intorno a voi perché l’amore vince sempre“.
Parole forti che sperano di arrivare dritte al cuore dei suoi follower, con i quali Hamilton è solito interloquire spesso. Non è infatti nuovo a richieste di responsabilizzazione, riflessione e cambiamento. Anche questa volta ha quindi deciso di usare il suo spazio pubblico, vastissimo così come il suo riscontro, per mandare un messaggio importante e cercare di fare la differenza, non solo in pista.