Credits: Haas F1 Twitter
Via il nero-oro figlio dello sponsor Rich Energy, con cui la Haas ha tranciato ogni legame al termine della deludente stagione 2019, e spazio al ritorno alle origini, ossia a una livrea che riprende nel suo schema quella che il team americano aveva adottato durante le sue prime tre stagioni in Formula 1. Una notizia che era nell’aria, quella secondo cui la Haas avrebbe riadottato la colorazione originaria, e che ha trovato conferma nel pomeriggio odierno, quando il team di Gene Haas ha deciso di sorprendere tutti mostrando in rete la colorazione del 2020. Va precisato che non si è trattato della presentazione ufficiale della vettura, che avverrà solo il 19 febbraio a Barcellona, in coincidenza dei primi test pre-stagionali, ma di un rendering della monoposto 2020 diffuso via web.
La livrea dunque ricorda da vicino quelle usate nelle stagioni 2016, ’17 e ’18, con la predominanza del nero e di una tonalità di grigio molto chiara, alternata al bianco. Torna anche il rosso, che nella livrea 2019 era stato totalmente ‘spazzato’ via dalla colorazione nero-oro, e ora invece si trova sul numero di gara, su un flap dell’alettone anteriore, sull’alettone posteriore e sugli specchietti retrovisori.
L’obiettivo per la formazione americana non può che consistere nel mettersi alle spalle un 2019 avaro di soddisfazioni, con soli 28 punti raggranellati su 21 GP. Una miseria, peggio anche della stagione d’esordio, quando il team di Gene Haas era riuscito a totalizzare 29 lunghezze. Con la VF-20, la squadra a stelle e strisce è chiamata a un deciso salto di qualità, nella speranza di non incorrere in quei problemi di mancata correlazione tra pista e galleria del vento che hanno condizionato la scorsa stagione. Vedremo quindi se il ‘ritorno alle origini’ della Haas riguarderà anche le performance in pista e non solo la colorazione della vettura.