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Analisi della redazione

GP Ungheria: lo sciopero dei benzinai e Vettel rimane a secco

In Ungheria Bottas si scorda che guida vetture vere e non macchinucce a scontro. Vettel trova i benzinai chiusi e non fa il pieno

L’Ungheria ha diverse esperienze in fatto di guerre e bombardamenti nel corso della sua storia. Tuttavia gli scontri più eclatanti si sono registrati al primo giro di questo fine settimana all’Hungaroring. Un Gran Premio di Ungheria che indubbiamente rimarrà scritto negli annali, a partire dalla partenza col “Bottas” fino alla squalifica di Vettel che rimane a secco di carburante. Nonostante gli eventi negativi però, ci sono da premiare le imprese eroiche di Alonso e Russell, quest’ultimo ha segnato i suoi primi punti in Formula1.

Qual è la nazione più lunga? L-Ungheria. E infatti Bottas va lungo al primo giro facendo fuori circa la metà dei suoi rivali. Una manovra che è costata cara al povero Valtteri, ma non al suo compagno di squadra che infatti riesce a sfuggire allo scontro e si piazza subito avanti. Questo sarà il primo degli audaci gesti di cavalleria da parte degli “scudieri” in questo fine settimana. Tuttavia non è tutto oro ciò che luccica e alla fine della gara Valtteri infatti ha immediatamente contattato il suo assicuratore per capire quanti CID dovrà firmare. 

Poco dopo lo strike di gruppo, in cui miracolosamente Gasly riesce a scampare, tanto da sentire l’Ave Maria in team radio, Leclerc finisce in un sandwich all’inglese. Il monegasco alla guida della Rossa si trova coinvolto in un violento ménage a trois con le inglesi Aston Martin di Stroll e McLaren di Ricciardo. Da qui si capisce che l’Italia ancora paga gli scotti della finale dell’Europeo. 

NON E’ TSUNODA, NON E’ TSUNODA

Che succede quando trovi tutti i benzinai chiusi nella tratta Silverstone-Hungaroring? Metti solo 10 euro e speri che ti vada bene. Cosa che non è successa a Sebastian Vettel. Dopo una magistrale performance a bordo della verde Aston Martin, il tedesco riesce a salire sul gradino d’argento del podio, alle spalle di Ocon (che, diciamolo, ha fatto la sua onesta figura). Questa favola purtroppo dura poco poiché in seguito ai controlli post-gara i commissari non sono riusciti a estrarre 1LT di benzina dalla vettura. L’Aston Martin si giustifica: “C’era sciopero dei benzinai in Ungheria, ecco perchè Vettel è rimasto a secco!”. I commissari non hanno accettato le giustificazioni.

Verstappen si trova coinvolto nel sinistro al primo giro e la sua vettura per tutta la gara ricorda un po’ il modellino della Williams di Mansell del ’92 accroccata sullo scaffale impolverato della libreria dello zio. La Red Bull dell’olandese fa acqua da tutte le parti e i buchi vengono tappati con il nastro isolante. Max si ritrova a dover condividere il destino con il Visconte dimezzato di Calvino, e anche in questo caso, a essere tornata è solo la parte cattiva. 

Alonso è protagonista di un incessante duello corpo a corpo con Lewis Hamilton, e infatti solamente un errore da parte dello spagnolo è riuscito a far passare l’inglese. Fernando si conferma ancora una volta uno dei migliori piloti di tutti i tempi. Un gesto di cavalleria? Voleva dimostrare a tutti cosa è ancora in grado di fare? Voleva proteggere il suo fratellino minore Ocon dalle grinfie di Lewis e lasciare che Esteban vincesse la gara? Questo non lo sappiamo con certezza, ma sappiamo sicuramente che “Nando” questo weekend ci ha fatto volare. Più della Red Bull. 

Published by
Maria Sole Caporro