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Sabato 31 agosto 2024
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Domenica 01 settembre 2024
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Gran Premio Turchia

GP Turchia: Verstappen svela la causa della sua prestazione

Max Verstappen svela che la sua gara al GP di Turchia è stata condizionata da uno scompenso dell’ala anteriore.

Max Verstappen rappresenta senz’altro la principale delusione del GP di Turchia. Durante il weekend appariva come il maggior favorito per la vittoria finale, dopo aver dominato le prove libere e aver conquistato la prima fila nelle qualifiche. In gara però l’olandese, si è reso protagonista di molteplici errori e disavventure che lo hanno relegato al sesto posto finale. Max a fine gara ha rivelato che dietro la sua magra performance ci sia stato un problema tecnico. In particolare, pare che la sua ala anteriore abbia subito uno scompenso aerodinamico.

Durante la sua prima sosta ai box, Verstappen ha chiesto al suo team di mettere più carico sull’ala anteriore per adattarsi meglio alle condizioni della pista che lentamente stava asciugando. Tuttavia, il meccanico di sinistra pare abbia tolto carico invece di aggiungerlo, mentre il meccanico responsabile della parte destra ha regolato l’ala seguendo le indicazioni corrette. Questa incompresione ha provocato una differenza di inclinazione di ben 7 gradi sull’ala, sbilanciando l’intera vettura e causando inoltre graining alle gomme anteriori.

Il maggior consumo degli pneumatici non ha permesso all’olandese di poter seguire la stessa strategia di Hamilton e di Perez, i quali hanno effettuato una sola sosta proseguendo per la restante parte di gara con le stesse gomme intermedie. In Red Bull dopo il primo pit stop di Max credevano ci fosse un detrito o dello sporco a causare lo sbilanciamento aerodinamico dell’ala, infatti al secondo stint i meccanici cercarono invano di pulire la paratia anteriore. Solo più avanti la squadra si rese conto di quanto fosse accaduto.

LA FOGA CHE SUPERA LA FURBIZIA

A questo handicap si aggiunse il testacoda subito da Max nel tentativo di sopravanzare Perez, sorpasso che gli avrebbe valso le seconda posizione. Se la sua RB16 non si fosse capovolta in quel frangente forse non staremmo qui a parlare della brutta prestazione di Verstappen al GP di Turchia. Probabilmente parleremmo della grande manovra dell’olandese, che nonostante le pessime condizioni delle pista non rinuncia mai ad andare forte, anche se questo implicherebbe dei grandi rischi.

Ma in fondo cosa resta della Formula 1 se gli togliessimo il fattore del rischio, e cioè l’essenza stessa di questa competizione. Una pallosa gara votata alla cautela dove solo chi compie la migliore strategia trionfa. Probabilmente Max rientra tra quei piloti di un tempo che sacrificavano magari una vittoria per non rinunciare ad affrontare quel rischio. Magari Max non ha vinto, non è stato un freddo calcolatore come altri, ma forse non ha tradito l’essenza della Formula 1 di un tempo.

 

 

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Published by
Rosario Busacca