Credits: Mercedes Press Area
La FIA potrebbe abolire il party mode dal 2021, o addirittura dal Belgio. L’auspicio è rendere la Q3 del sabato più avvincente, a fronte di un monopolio Mercedes che ha assunto contorni imbarazzanti per la concorrenza. Tutte le pole messe in palio finora nel 2020 sono andate a una W11, e se qualcuno sperava che il bagnato potesse rimescolare le carte, ha dovuto ricredersi col risultato delle qualifiche del GP di Stiria, con Hamilton in pole position per oltre 1″. L’unica soluzione, a questo punto, consisterebbe nel bandire l’uso del party mode, la mappatura da qualifica che ha, verosimilmente, acuito il vantaggio della Mercedes in configurazione di giro secco. La sua potenziale abolizione fa discutere alla vigilia della tappa spagnola, con i due alfieri di Stoccarda che si dicono però ottimisti anche se dovesse subentrare un regime di mappatura identica tra qualifica e gara.
“Facciano quello che vogliono – commenta un seccato Hamilton – È palese che vogliono metterci i bastoni tra le ruote. Ma sono convinto che, anche provando a rallentarci, non otterranno i risultati auspicati. I nostri ingegneri svolgono un lavoro egregio con la gestione delle mappature, per cui penso che saremmo agevolmente della partita anche senza party mode”. Ma la proposta ventilata dalla FIA va oltre: oltre all’eliminazione del party mode, si parla di impiegare la medesima mappatura per tutto l’arco della gara già a partire dal GP del Belgio. Quindi niente lavoro di gestione sulla potenza del motore per qualifiche e Gran Premio.
“Impossibile dire quanto e se risulteremo svantaggiati – continua Lewis – Ogni team fa i suoi calcoli e impiega le mappature che ritiene più idonee in funzione della situazione. La regola è stata ideata per rallentare noi, su questo non c’è dubbio. Ma avrà un impatto anche sugli altri team. Magari vedremo meno sorpassi, perché non sarà possibile modulare la potenza del motore durante la fase di sorpasso o di difesa”. Dello stesso tenore il punto di vista di Valtteri Bottas: “Non siamo nel panico. Se la regola sarà varata, la situazione sarà la stessa per tutti. Bisogna capire quanto ogni team guadagna in termini di potenza con le differenti mappature”.
Il finlandese muove però un appunto alla FIA: “Se vogliono togliere le varie mappature, dal mio punto di vista renderanno le gare più soporifere. Ogni pilota gestisce la potenza a seconda della manovra che deve compiere e questo aumenta le possibilità di attacco, o ti aiuta per la difesa di una posizione. Diciamo che si crea una situazione dinamica. Se fai una gara intera con la stessa mappatura, non credo che le possibilità di sorpasso siano tanto agevolate”.
Di party mode parla anche Charles Leclerc: “La sua abolizione? Non sono sicuro che sortirà grandi effetti, e andrei coi piedi di piombo prima di dire che possa rappresentare un beneficio per noi. È tutto da vedere”. Sulle aspettative pre-GP, il monegasco adotta un profilo basso: “Penso che sarà più ostico rispetto all’Inghilterra. A Silverstone siamo andati meglio del previsto, con un picco di prestazione nella seconda gara. Siamo stati veloci e abbiamo gestito bene le gomme: nel complesso abbiamo aumentato la performance rispetto alla corsa precedente, ma non sappiamo spiegarci il perché. La metodologia di lavoro è un po’ cambiata e io sono migliorato nella gestione delle gomme, ma non sono motivazioni sufficienti per spiegare un incremento simile della nostra velocità”.
Più complesso da affrontare il tema riguardante Sebastian Vettel. Il tedesco naviga ai margini della top 10, se non oltre, da inizio campionato, con il solo spiraglio di luce rappresentato dal GP d’Ungheria (dove ha chiuso sesto). Le sue esternazioni, con le quali criticava il muretto di avergli riservato una strategia svantaggiosa, non giovano al suo rapporto con la Rossa, deterioratosi (forse) irrimediabilmente.
“Per me è sbagliato dire che io e la Ferrari siamo in rotta di collisione, come ho letto in giro – risponde Seb – Sono affermazioni basate sulle emozioni che emergono a caldo durante il weekend, o addirittura nel corso della gara stessa. A Silverstone abbiamo avuto due weekend difficili, è vero, e sull’onda dell’emotività è sembrato che ci fossero delle tensioni. Ma so che il team sta lavorando per migliorare la situazione. Dopo il GP del 70° Anniversario ci siamo seduti e abbiamo parlato, io e la squadra, per analizzare la strategia. C’è ottimismo e voglia di risollevare la situazione. Per esperienza personale so che le cose possono cambiare rapidamente”.
“Qui avrò un nuovo telaio di ricambio. Quello impiegato a Silverstone aveva manifestato dei cedimenti, per cui è in riparazione in attesa di essere usato in futuro. Spero in un fine settimana lineare, e sono ottimista che andrà meglio rispetto a Barcellona” confida Seb.
Chiudiamo con le dichiarazioni di Max Verstappen, cui l’eliminazione del party mode potrebbe beneficiare in modo più consistente. Il gap tra le W11 e la RB16 del pilota di Hasselt, la domenica, sembra assottigliarsi rispetto al sabato, ed è sensazione comune che, con una qualifica migliore, l’olandese possa insidiare più da vicino le macchine nere in gara. “Abolire la mappatura da qualifica? Io sono favorevole – gongola Verstappen – Se decideranno per questa strada, sarebbe un bene. A Silverstone eravamo in difficoltà al sabato, poi in gara si sono mischiate le carte. Sono stati due fine settimana strani, con tanto caldo e l’usura delle gomme a determinare le sorti. Di sicuro siamo stati avvantaggiati nella seconda gara grazie alle mescole più morbide. Spero che anche qui, col caldo di agosto, la nostra vettura sia agevolata come in Inghilterra”.