© Ferrari Press Area
Una Ferrari che fa sognare nel weekend del GP di Singapore, ma sono solo le FP3. Una sessione iniziata in modo diverso da parte dei team, con Mercedes che, sin dall’inizio della sessione, ha provato solo tempi da qualifica. Russell e Hamilton sono stati per quasi tutte le FP3, davanti a tutti ( grazie all’uso della gomma soft). La scuderia tedesca ha preferito concentrarsi sul giro singolo per cercare di puntare ad un ottimo piazzamento in griglia, dopo i long-run interessanti effettuati nella giornata di ieri. Ferrari invece, così come Red Bull, McLaren e Aston Martin, ha inizialmente effettuato tempi con gomma media.
A parità di gomma, Sainz ha fatto segnare 1:33:195. Più veloce di ben 3 decimi nei confronti di Verstappen (che sembrerebbe ave ritrovato parzialmente il feeling perso nella giornata di ieri) e di Leclerc, più sofferente dello spagnolo. Il pilota monegasco è sembrato in leggera difficoltà rispetto al suo compagno di squadra a differenza del pilota #55, in grande forma dal GP di Monza.
Ad un quarto d’ora dal termine della sessione, tutti i team sono scesi in pista con gomma soft per puntare al giro veloce. Ad alzare l’asticella per primo è stato Norris, a susseguirsi le due Mercedes. Dopo è stato il turno di Verstappen che, ha fatto segnare solo il quinto tempo durante il suo primo giro con gomma soft. Successivamente, è stato il turno delle due Ferrari con Sainz che ferma il crono in 1:32:065, diventato leader. Leclerc riesce a metterla solo in quarta, evidenziando ancora una volta le instabilità di guida rispetto al pilota spagnolo.
Interessante i diversi team radio tra Verstappen e il suo ingegnere di pista, facendo notare come i problemi con la sua monoposto, siano leggermente migliorati ma non totalmente scomparsi. Manca il solito feeling emblematico tra l’olandese e la sua RB19, che a pochi minuti dal termine riesce a far segnare il quarto posto. Situazione ancor più complicata per Sergio Perez, in grossa difficoltà con la monoposto. Anonimo Alonso, solo quattordicesimo: ipotetico nascondiglio o difficoltà emerse?