© Red Bull Racing Press Area
Con il GP Azerbaijan, la Formula 1 chiude il tour europeo di questa stagione 2025 e inizia la fase finale, con gli ultimi appuntamenti che la vedranno toccare paesi asiatici, americani e medio-orientali. Dopo una breve pausa, si riprende con il GP Singapore, in programma nel primo fine settimana di ottobre.
Dal 03 al 05 ottobre 2025, i piloti si sfideranno sul circuito cittadino di Marina Bay, con la gara che come da tradizione si svolgerà in notturna. Si tratta di uno dei weekend più impegnativi della stagione, a livello tecnico, fisico e strategico: tra caldo, umidità e ricerca estrema a livello di carico aerodinamico, per affrontare un tracciato particolarmente tortuoso.
Come detto, ci avviciniamo sempre di più alla conclusione di questo mondiale, con soltanto 7 gare in programma, e i titoli iridati 2025 ancora da assegnare.
Nelle ultime gare, abbiamo visto una sfida sempre più avvincente e ricca di colpi di scena, per quanto riguarda i titoli iridati. Sfide altrettanto accese e avvincenti, tra gli altri contendenti di questo campionato, per ottenere la miglior posizione in classifica. Marina Bay e le sue caratteristiche, potrebbe rappresentare la svolta, sia per il campionato iridato, che per le altre sfide.
La corsa per il titolo iridato… a due o a tre?
Arriviamo a Marina Bay, con la sfida per il titolo Piloti aperta, anche se non del tutto: le vittorie di Monza e Baku di Max Verstappen, hanno evidenziato la competitività del pilota olandese, con una Red Bull più in forma. Prestazioni che hanno messo in difficoltà le McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris.
La sfida per il titolo Piloti 2025, sembra ancora a tutti gli effetti un affare di famiglia McLaren, conteso tra Lando Norris e Oscar Piastri. Tuttavia, se Max Verstappen dovesse mostrarsi competitivo e in lotta anche nelle prossime tappe, magari già a Marina Bay, c’è una buona probabilità di vedere un altro e inatteso scenario, come del resto la Formula 1 ci ha spesso mostrato negli anni passati.
Le McLaren arrivano alla viglia del weekend da favorite, anche per via del tracciato di Marina Bay e le sue caratteristiche. Qui non troviamo i lunghissimi rettilinei di Monza e Baku, dove le MCL39 hanno mostrato di non trovarsi proprio a loro agio. Piuttosto, in questa stagione le vetture del team britannico hanno mostrato di trovarsi meglio in tracciati, dove è richiesta agilità nei cambi di direzione a bassa velocità, un’ottima trazione e una perfetta gestione delle temperature delle gomme, proprio come troviamo a Marina Bay.
La Ferrari arriva al nuovo appuntamento, con l’intenzione di rimettersi in gioco dopo i disastrosi risultati di Monza e Baku, dove teoricamente era favorita. Sembra difficile che riesca a inserirsi nella lotta per la vittoria, ma il GP Singapore storicamente è sempre stato caratterizzato da gare caotiche… come del resto è tra le caratteristiche di un tracciato cittadino.
Charles Leclerc e Lewis Hamilton, si preparano ad affrontare la tappa con la speranza di ritrovare una vettura più guidabile e in forma, e di potersi inserire nelle lotte, chissà sfruttando qualsiasi opportunità che Marina Bay potrà offrire, per ottenere un miglior risultato, come il podio. Per tale obiettivo, ovviamente dovranno tentare di fare bene in qualifica, per poter partire nelle prime posizioni e non in centro gruppo.
Ci riusciranno? Lo scopriremo…
Il GP Singapore e il suo circuito cittadino, insieme alle condizioni meteorologiche spesso incerte, hanno permesso di creare gare imprevedibili. Tutti possono essere in gioco, e per ottenere un risultato positivo, saranno fondamentali le strategie e le scelte giuste al momento giusto.
Il Singapore Street Circuit, meglio conosciuto come Marina Bay Street Circuit, è un circuito non permanente situato nella località di Marina Bay. È una pista realizzata e progettata da Hermann Tilke, che attraversa le zone più belle e suggestive della città, più o meno come avviene a Montecarlo, snodandosi lungo le strade vicino al porto.
Il GP Singapore rappresenta un evento unico e inedito, in quanto è stata la prima corsa ad essere stata disputata interamente in notturna. Una novità voluta e pensata per offrire uno scenario nuovo, e allo stesso tempo per permettere al pubblico europeo di poterlo seguire, per via del fuso orario.
Fino all’edizione 2022 del GP Singapore, il tracciato era lungo 5,073 km, composto da 23 curve, di cui 13 a sinistra e 10 a destra.
Rappresenta uno dei più scenici del Campionato, ed è stato creato sfruttando le strade adibite al traffico cittadino. Nato nel 2008, il manto stradale è caratterizzato da sconnessioni, perché usato dal traffico cittadino, quando non corre la Formula 1 ed altri sport motoristici. Per poter permettere il Gran Premio in notturna, è stato realizzato un impianto di illuminazione dalla ditta italiana Valerio Maioli S.p.A. di Ravenna, che consuma 3 volte meno dell’impianto di Abu Dhabi. Le strutture sono rimovibili entro 5 settimane grazie ad un team di circa 30 addetti.
Nel corso degli anni, la pista ha subito delle piccole modifiche, in seguito ai suggerimenti, indicazioni e lamentele dei piloti che hanno corso ad ogni edizione. La più importante, fu fatta nel 2013 con la rimozione della chicane 10 (Singapore Sting), sostituita da una semplice curva verso sinistra. Furono sostituiti i cordoli pericolosi in uscita dalle varie curve, che spesso causavano dei testacoda.
A marzo 2023 sono iniziati dei lavori di riqualificazione, che ha interessato la zona che dalla curva 16 porta alla curva 19, che è stata eliminata, per dar vita a un rettilineo lungo 397,9 metri. A seguito di questi lavori, il layout è stato modificato, e ridotto la lunghezza. Ora, il tracciato è lungo 4.928 metri, caratterizzato da 19 curve.
Ciò ha portato l’organizzazione, ad aumentare il numero di giri da percorrere a 62, per una distanza di circa 306,28 km.
Tuttavia, continua a essere un tracciato tecnicamente severo dal punto di vista dei freni. La frenata più importante è quella dopo il rettilineo, con una decelerazione di circa 220 km/h da effettuare in poco più di 132 metri, e per i piloti è dura, in quanto nell’azionare il pedale del freno si troveranno un peso di circa 155 kg causati dalla decelerazione. Sul piano motoristico, la pista non richiede particolari sforzi rispetto a Monza e Spa.
Saranno quattro le zone dove sarà possibile attivare e sfruttare il sistema DRS, tra le stradine di Marina Bay. I piloti li troveranno nei settori 1, 2 e 3:
Saranno tre i punti di attivazioni: il primo sarà posizionato poco dopo la curva 4, il secondo prima della curva 13 e la terza dopo la curva 17.
Pirelli ha scelto le tre mescole più morbide della gamma 2025, ovvero:
Stessa selezione vista nella passata stagione, pensata per offrire grip immediato in un tracciato, che tende a gommarsi progressivamente tra una sessione e un’altra.
Lo scorso anno, il tracciato di Marina Bay è stato modificato con tanto di nuovo asfalto, ad oggi è più maturo con livelli di abrasività medi. Tuttavia, nelle prime sessioni la pista si presenta molto verde, visto che durante la giornata è percorsa dal normale traffico cittadino, e si sporca facilmente, tra polvere e detriti. In ogni caso, è una pista che si evolve rapidamente, guardando i tempi che spesso si abbassano anche di due secondi tra le sessioni di prove libere e la qualifica.
È consigliato un carico medio-alto, per far funzionare al meglio la trazione, e ottenere un buon grip. La sollecitazione laterale è bassa. Piuttosto, grande attenzione all’impianto frenante che qui è sottoposto a uno stress estremo, viste le tante curve.
Come tutti i circuiti cittadini, anche qui il minimo errore può costare caro, e condizionare il prosieguo del weekend. Le vie di fuga sono pressoché inesistenti, e una minima sbavatura può concludersi contro i muri che costeggiano la pista. Quindi, attenzione all’elevata possibilità di avere la sessione interrotta, così come la gara, per permettere di rimuovere una vettura incidentata.
A livello di strategia, i team guarderanno a soluzioni a una o due soste, con protagoniste sicuramente le gomme medie e dure. Attenzione all’ingresso della Safety Car, molto frequente da queste parti, che potrebbe ribaltare i piani…
Altro fattore da tenere in considerazione, sono le condizioni meteorologiche. La posizione di Singapore a cavallo dell’Equatore, porta ad avere un clima sempre costante, e con un elevato tasso d’umidità (difficilmente sotto il 70%), con i piloti che saranno sottoposti a un enorme sforzo fisico. Sarà facile vederli scendere dagli abitacoli, completamente stremati al termine di una sessione, e specialmente della gara. Attenzione alla possibilità di imbattersi in scrosci di pioggia, più o meno intensi.
Affrontare Marina Bay, porta ad avere una corretta gestione delle temperature: il rischio di surriscaldare l’asse posteriori nelle fasi di trazione o di soffrire di aumento superficiale delle temperature sulle anteriori nelle curve più lente, così come di mettere in difficoltà la power unit è alto.
Qui di seguito, vediamo cosa dicono le previsioni meteo per il weekend del GP Singapore 2025. Naturalmente, consigliamo di tenere monitorate le previsioni, per non imbattersi in sorprese a livello meteorologico.
Attenzione alla pioggia, possibile protagonista del weekend.
Venerdì 03 ottobre 2025
Temperature: max 30°C, min 23°C; Cielo parzialmente nuvoloso, possibilità di pioggia al mattino presto, ma anche nel tardo pomeriggio e sera; Umidità al 80%. Vento atteso sui 7 km/h.
Sabato 04 ottobre 2025
Temperature: max 30°C, min 24°C; Tempo variabile, con cielo nuvoloso e a tratti parzialmente. Possibilità di pioggia in tarda mattinata (10:00-12:00). Umidità al 74%. Vento atteso sui 9 km/h
Domenica 05 ottobre 2025
Temperature: max 30°C, min 22°C; Cielo parzialmente nuvoloso. Non è attesa la pioggia durante il GP. Umidità al 81%. Vento atteso sui 15 km/h