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Dopo la vittoria sfuggita a Singapore, Leclerc arriva in Russia con un solo obiettivo: vincere. Il giovane monegasco della Scuderia Ferrari sin da questa prima giornata di prove libere ha messo le cose in chiaro, questo Gran Premio sarà suo. Il suo più acerrimo rivale, Max Verstappen, però, non intende lasciare campo libero alla SF90 numero #16 e tallona da vicinissimo la prima posizione durante le FP1.
Leclerc, con un tempo di 1’34″462, ha fatto segnare il giro più veloce sul circuito di Sochi, mettendosi alle spalle l’olandese per soli otto centesimi di secondo. In terza posizione, e con un ritardo di +0,543s, troviamo il vincitore dello scorso Gran Premio, il ritrovato Sebastian Vettel.
I primi tre hanno compiuto il loro giro più veloce con pneumatici morbidi, a differenza della Mercedes che ha provato stint più lunghi sulle gomme medie. La Pirelli ha rivelato che il gap tra le due mescole dovrebbe essere di circa mezzo secondo, per cui i primi tre sembrano avere un certo margine di vantaggio rispetto ai due piloti della scuderia tedesca.
Le due Frecce d’Argento hanno concluso le prove libere 1 in quarta e quinta posizione, occupate rispettivamente da Valtteri Bottas (+0,736s) e dal vincitore della passata edizione, Lewis Hamilton (+0,949s). Il finlandese, ancora una volta, ha dimostrato di provare buon feeling con la pista di Sochi, anche se nelle ultime fasi della sessione ha avuto un problema con il DRS che lo ha costretto a tornare dai suoi ingegneri.
La seconda Red Bull, guidata dalla new entry Alex Albon, ha terminato la prima sessione a quasi un secondo di ritardo rispetto alla monoposto gemella di Verstappen. Entrambi i piloti della scuderia austriaca riceveranno una penalità di cinque posizioni sulla griglia di partenza per aver sostituito alcuni componenti della power unit Honda.
Dopo la buona prova di Monza, anche sul circuito di Sochi le due Renault sembrano poter competere con i propri avversari. Hulkenberg (+1,278s) e Ricciardo (+1,825s) hanno concluso le FP1 rispettivamente in settima e ottava posizione. L’australiano, tuttavia, ha perso il posteriore della sua R.S.19 durante il suo giro di rientro ed è finito contro le barriere in curva 5. Nonostante l’ala rovinata, i danni non sembrano essere compromettenti e il team francese sembra poter rimettere in sesto la monoposto le prove libere 2.
Dall’ottava posizione alla quindicesima i piloti di centro gruppo sono racchiusi nel giro di mezzo secondo. A chiudere la top ten ci hanno pensato Sergio Perez (+1,859s) e Romain Grosjean (+2,054s). La McLaren non si è concentrata sulla ricerca del giro veloce ma ha preferito pensare ai long run. Carlos Sainz Jr. e Lando Norris hanno girato rispettivamente con pneumatici a mescola media e mescola dura, terminando in undicesima e sedicesima piazza.
Altre penalità sulla griglia di partenza verranno inflitte alle Toro Rosso di Pierre Gasly (12°) e Daniil Kvyat (19°), che, inoltre, si è dovuto ritirare da questo turno per via di un problema al sistema d’alimentazione. Week-end in salita anche per i due piloti dell’Alfa Romeo Racing. Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi si sono classificati, rispettivamente, quindicesimo e diciasettesimo.