Credits: RedBullContentPool
A poco meno di una settimana da una Spa fantasma, la Formula 1 farà tappa a Zandvoort per il ritorno del GP d’Olanda (a distanza di trentasei anni dall’ultima volta). Max Verstappen potrà quindi godersi finalmente il suo primo vero Gran Premio di casa, dopo averci dovuto rinunciare nel 2020 causa Covid, caricandosi della marea orange nella lotta contro Lewis Hamilton. Anche se lui (essendo per metà belga) ha tenuto a specificare che: “Non è il mio primo GP di casa. È il mio primo GP d’Olanda”. Di questo, e non solo, se n’è parlato nella classica conferenza stampa del giovedì.
Una vigilia che tra le varie cose ha visto rendere omaggio a Kimi Raikkonen, prossimo ormai al ritiro. Una notizia che alleggiava nell’aria da un po’, ma divenuta ufficiale solo ieri quando il finlandese con un post su Instagram ha annunciato che avrebbe lasciato al termine della stagione. Si aprono così le danze per quel che riguarda un mercato piloti infuocato, e che si infiammerà ancor di più nelle prossime settimane.
“Ricordo che prima di arrivare in Formula 1, quando giocavo ai videogiochi sceglievo sempre la monoposto di Kimi. Per ciò è stata un’esperienza assurda lottare, perdere un campionato e avere grandi battaglie contro di lui. Ci mancherà”, così Lewis Hamilton su Raikkonen. A tener nuovamente banco c’è anche la questione Russell. Questa volta però c’è una novità: George sa quale casacca vestirà il prossimo anno, ma non lo rivela al grande pubblico. “Sì, so dove correrò. Sono stato informato poco prima di Spa”.
Per un inglese abbonato ce n’è uno che invece con le parole pare sbilanciarsi maggiormente: “Penso sinceramente che andrà bene“. Tanti elogi per il classe ’98 da parte del connazionale: “Credo che George sia un pilota d’incredibile talento. Direi che l’unico momento da ricordare dello scorso fine settimana sia stato il suo giro in Qualifica. È stato fantastico. Lui è uno di quelli che farà il futuro del nostro sport. Ha già dato prova della sua guida eccezionale, e, sono sicuro, continuerà a crescere. È già stato con noi, ha già corso una gara con la Mercedes. Per questo conosce già bene l’ambiente”.
“Io invece non ho niente da dimostrare. Ho corso contro piloti straordinari come compagni di squadra. Come al mio esordio al fianco di Fernando Alonso. Adesso sono focalizzato su questo momento, sul lavoro che dobbiamo fare io e Valtteri. Ho rispetto di lui. È un agguerrito competitor, non molla mai, spinge, e ci ha aiutato a portare a casa i campionati. Non avremmo potuto farlo senza di lui”.
Bottas è stato in effetti un valido alleato per i fini della Mercedes. E ora che il capitolo Brackley sembra volgersi la termine, è tempo per il finlandese di guardare avanti. “Se so già dove correrò nel 2022? Forse sì e forse no. Non voglio sbilanciarmi, anche se le cose sembrano andare nella giusta direzione. Non so quando potrete sapere qualcosa di più; sicuramente non in questo weekend. Mi piacerebbe firmare un contratto pluriennale, che non ho mai avuto prima d’ora in Formula 1″.
Sul tema è tornato anche Max Verstappen: “Se Russell andrà in Mercedes renderà la vita molto difficile a Hamilton. Ha guidato la vettura in Bahrain, e fin dal primissimo giro è stato un osso duro per Bottas. È normale aspettarsi che con l’esperienza andrà ancora più veloce. (…) Sono molto fiducioso per quel che sarà il rendimento di George. A Spa ha tirato fuori una grande prestazione. Naturalmente hanno costruito un assetto da bagnato, ma arrivare secondi con una Williams è stato impressionante“.
La gara che si correrà non sarà semplicissima per l’eptacampione con la stragrande maggioranza del pubblico contro. E se pure per l’inglese questo non sarà un problema – “che mi fischino, cercherò di trasformare questa energia negativa in positiva” – l’olandese non ci pensa nemmeno a placare gli animi: “Non ho mai visto chiedere di non fischiare un rivale. Non è compito mio moderare i fan; e se anche lo facessi, non penso nemmeno che mi ascolterebbero”.
Nella sua Olanda il diamante della Red Bull non ha potuto che esaltare la pista di Zandvoort: “Pare bella e spero che potremo divertirci, magari con un bel risultato. Soprattutto nella giornata di sabato. Saranno interessanti soprattutto le curve con banking; è un qualcosa che non si vede molto negli altri circuiti. È un po’ più old school, come Suzuka. Di conseguenza se si commetterà un errore, lo si pagherà”.
“Ho corso qui anni fa nella Formula BMW, ma era tutto diverso. È un circuito molto impegnativo, con zone ad alta velocità senza vie di fuga. Sabato sarà importante, perché non ci sono molto posti in cui attaccare. Possiamo aspettarci uno scenario simile all’Ungheria. Dovremmo essere competitivi. Potrebbe essere una bella sfida contro la Mercedes”, le parole di Sergio Perez in conferenza.
In Ferrari il fine settimana si è aperto con il compleanno di Carlos Sainz. Il neo ventisettenne ha confessato quanto “Spa sia stata complicata“. Illustrando che: “Ancora non abbiamo capito il motivo per cui sotto la pioggia non fossimo dove ci aspettavamo, soprattutto pensando a Imola quando la macchina era ottima sul bagnato. In Belgio abbiamo sofferto la mancanza di grip, speriamo sia stato qualcosa di unico e di tornare ai nostri livelli qua a Zandvoort”.
“Sono stato qui nel 2010, e altre due volte con la Formula 3. Questo circuito era incredibile, uno dei miei preferiti. Sarà intenso. Non vedo l’ora di scendere in pista”. Un sentimento condiviso anche da Charles Leclerc: “Mi piace. Sarà davvero interessante girarci con una Formula 1, specialmente in Qualifica. Se spingi troppo sbagli, e poi sono guai”.
“L’intero weekend sarà un punto interrogativo per tutti, con la pista che è sconosciuta a tutte le squadre. Dovremmo aspettare l’inizio della prima sessione di Prove Libere per potere fare una valutazione generale. Sulla carta dovremmo andare un po’ meglio rispetto a Spa. Spero che la previsione venga confermata”, chiude il monegasco.