© McLaren Press Area
Cala il sipario sulle FP2 del GP di Imola. Allo scattare del semaforo verde, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari vede la maggior parte dei piloti scegliere delle mescole medie. Tattica opposta rispetto a quella di Lewis Hamilton e Fernando Alonso, che iniziano le prove con le soft. Cambiate quasi subito in gialle dal sette volte iridato. La McLaren continua a essere la vettura da battere, ben equilibrata e piantata. Veloce e senza sbavature soprattutto nel secondo settore.
Occhi puntati su Franco Colapinto in Alpine dopo il suo ritorno. Quest’ultimo all’apparenza difficile per il pilota, che a una decina di minuti dall’inizio viene notato per impending nei confronti di Alonso. Williams, ancora una volta, fortissima nel primo settore. Intanto la Red Bull opta per strategie diverse, presentando due ali anteriori differenti: a muso corto per Verstappen, lungo per Tsunoda. Se George Russell continua a dimostrarsi costante, lo stesso non vale per Kimi Antonelli, particolarmente in difficoltà durante questa sessione.
Nella seconda metà delle prove libere tutti i piloti, eccetto Alonso, montano mescole soft. Lo spagnolo per queste FP2 sceglie una strategia totalmente opposta da quella scelta dagli altri, nonostante per lui poco efficace. Oscar Piastri segna il miglior tempo (1:15.293) e mantiene la prima posizione fino alla fine. Problemi costanti ai freni per entrambe le monoposto del team di Maranello che impattano in modo evidente la loro performance, soprattutto quella del britannico. Ferrari a mezzo secondo da Piastri. Il traffico in pista crea non pochi problemi.
Buona sessione per Isack Hadjar e la sua Racing Bulls, che però finisce a muro a quasi sette minuti dal termine dopo aver toccato il cordolo. Bandiera gialla, poi diventata rossa. Il pilota riesce ad allontanarsi dalla ghiaia, ma rimane impantanato nel fango nell’attesa di poter rientrare in pista. Incidente che interrompe una positiva simulazione qualifica della Ferrari. Sorpresa di queste prove libere è Pierre Gasly, che esegue il terzo miglior tempo della sessione. Ancora una volta quest’anno, le prime due posizioni sono del team Papaya.