Gp Cina 2014: la Red Bull ha un altro problema con i sensori
La Red Bull continua ancora ad avere dei problemi con i sensori di flusso della FIA. Il sito di Autosport riporta che anche oggi, durante le qualifiche del Gp di Cina, la Red Bull di Sebastian Vettel avrebbe avuto dei problemi con, l’ormai famigerato, sensore. Sembra sia avvenuto durante la Q1 e, come pare sia successo anche nelle altre occasioni (tra le quali, a quanto pare, anche quella di ieri durante le libere del venerdì), abbia iniziato a dare dei parametri strani ai tecnici della Red Bull che, ad ogni modo, si sono affrettati a informare prontamente i commissari. Tutto ciò avviene, però, dopo la sentenza di lunedì, in cui la FIA ha respinto il ricorso presentato dal team di Vettel e Ricciardo in relazione alla squalifica proprio di quest’ultimo durante il Gp che inaugurava la stagione: quello d’Australia. E proprio in riferimento a questa sentenza, Patrice Lom, uno dei responsabili delle misurazioni dei “debimetri” della FIA, ha fatto sapere come il problema della Red Bull possa essere il carburante che usa il team anglo-austriaco. Secondo il tecnico francese, il carburante utilizzato dalla Red Bull (Total) risulterebbe troppo corrosivo per uno dei componenti in cui il sensore viene alloggiato ad un livello tale, sostiene il responsabile FIA, che il sigillo del sensore verrebbe distrutto dal carburante stesso.
Se tutto ciò dovesse risultare vero si profilerebbe, quanto meno dal punto di vista puramente tecnico, un colpo di scena al quale, però, si potrebbe porre presto rimedio. Il fatto è, però, che Lom non si è limitato a dare quest’unica possibile soluzione al problema. Ha anche insistito sul fatto che, ad ogni modo, pur considerando la maggiore corrosività del carburante Total, tutto ciò può essere favorito da modifiche applicate ai sensori che la FIA ha consegnato alle squadre. Sempre secondo il tecnico francese, il problema non dovrebbe più sussistere a partire dal Gp di Spagna. A partire dal Gp di Barcellona vi sarà una direzione tecnica della federazione che impedirà ogni ulteriore modifica applicata ai sensori.
La Red Bull, al momento, si rifiuta di commentare l’accaduto.