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Anche quest’anno, il circuito brasiliano ha servito un menu completo: duelli ruota a ruota, errori pesanti, colpi di genio e un pizzico di follia.
Lando Norris ha finalmente messo insieme il weekend perfetto – pole, ritmo, vittoria nella Sprint – mentre Kimi Antonelli continua a scrivere la sua storia con maturità sorprendente.
Ecco le nostre pagelle del GP del Brasile!
Ha condotto la gara con grande lucidità, nonostante non fosse la macchina più dominante della domenica. Gestione impeccabile della partenza e dei momenti critici, e un successo che rafforza il suo stato di forma e la leadership iridata.
Una prestazione da adulto in un giorno importante: secondo posto e miglior risultato della carriera finora. Non ha tradito la pressione, ha saputo mantenere il passo e sfruttare le occasioni. Una conferma per il team Mercedes.
Nonostante un avvio in salita (partenza dalla pit-lane) e una foratura precoce, è risalito fino al podio. Il risultato è buono, ma rispetto alle aspettative e allo standard del suo talento è sotto le attese. Il titolo sembra sempre più lontano.
Ha fatto il compitino con attenzione, portando a casa un quarto posto solido che contribuisce alla classifica costruttori del team. Non ha brillato come il compagno Antonelli, ma ha svolto il suo dovere.
Partenza discreta, ma penalità di 10 secondi per collisione che ha compromesso il risultato e costato punti pesanti. In un weekend dove la squadra può fare bene, la sua giornata è una battuta d’arresto.
Sesto posto finale: buon risultato per il giovane pilota e la squadra Haas. Dimostra carattere e capacità di restare nel vivo della zona punti. Da apprezzare.
Settimo posto, un piazzamento che conferma una crescita stabile. Non senza errori, ma mostra progressi. Può essere una pedina utile nel finale di stagione.
Ottimo recupero e ottava posizione: il rookie dimostra che può maneggiare la pressione e ottenere risultati di rilievo. Un potenziale da sviluppare.
Doppia raccomandazione negativa per la Ferrari: Leclerc e Hamilton costretti al ritiro, giornata da dimenticare per il team che aveva bisogno di punti. Le ambizioni restano alte, ma la concretezza oggi è mancata.
La squadra funziona, macchina in forma, strategia vigile. Con Norris al comando e Piastri leggermente in flessione, restano comunque tra i favoriti per la vittoria.
Buon recupero, soprattutto grazie a Antonelli e Russell. Difficile dire che siano i migliori, ma dopo un periodo complicato questo weekend serve come iniezione di fiducia.
Verstappen sale, ma troppe difficoltà iniziali, troppe lacune nelle qualifiche e nella qualifica per la gara. Il potenziale c’è, ma serve che emergano gli automatismi che li hanno resi dominanti.
Weekend da archiviare: ritiri, prestazioni al di sotto del livello richiesto. La stagione non consente ulteriori passi falsi.
Quello del brasile è un GP che conferma la solidità di Norris e McLaren, rilancia Mercedes e Antonelli, mostra un Verstappen che lotta ma non domina più, e lascia la Ferrari con troppe domande aperte. Il campionato si avvia verso le fasi decisive, e oggi a São Paulo si è dato un segnale forte: il gruppo di testa non ha più rivali.