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All’inizio di quest’anno, Rio ha fatto un’offerta per ospitare il GP del Brasile in una struttura che dovrebbe essere appositamente costruita situata nella periferia della città, ricevendo anche il pieno sostegno del Presidente del Paese, Jair Bolsonaro, che ha affermato che vi è una possibilità del 99% che la gara cambierà sede. Tuttavia, San Paolo è ansioso di rimanere la sede della gara in Brasile oltre il prossimo anno, con Rohonyi che mette in dubbio la fattibilità dei piani di Rio.
“O la Formula 1 rimane qui o non ci sarà nessun GP del Brasile. Non faccio commenti su Rio de Janeiro in quanto non conosco la struttura che dovrebbe ospitare il Gran Premio, ma quello che so è che c’è una distesa di terra con alberi e animali, e per ora rimarrà così. Perciò penso che sia fisicamente impossibile che un evento internazionale accada lì nel 2021. Rio è diventato una valida opzione grazie al sostegno del Presidente Bolsonaro, che ha avuto Chase Carey al suo fianco quando ha detto che la Formula 1 tornerà al 99% a Rio de Janeiro. Attualmente però non si sa se confermerebbe ciò” ha dichiarato Rohonyi ad Autosport.
Bolsonaro lo scorso settembre aveva indicato come punto di partenza, la costruzione del futuro impianto Motorpark di Rio, ma i lavori non sono ancora giunti al termine, anzi mesi fa sono stati addirittura stoppati. Rohonyi afferma che il presidente brasiliano ha messo il carro davanti ai buoi ed è stato consigliato in malo modo, perciò ha dichiarato: “E ‘stato mal consigliato perché non c’era motivo di dirlo. Coloro che vogliono ospitare un Gran Premio di Formula 1 nel 2021 devono avere la pista pronta a maggio di quell’anno. Siamo quasi alla fine del 2019, quindi hanno soltanto 16 mesi per far tutto”.
L’attuale accordo di Interlagos con Liberty Media scade alla fine del prossimo anno, ma Rohonyi spera di ottenere un accordo decennale, quindi a lungo termine con il Circus nei prossimi mesi, perciò conclude affermando: “E’ sempre più difficile lavorare con contratti a breve termine. Le grandi aziende pianificano a lungo termine. Heineken, ad esempio, ha il suo più grande mercato in Brasile, e questi ragazzi non negoziano in termini di due o tre anni”.